08/05/2019 - I CONTROLLI SUI CONTI CORRENTI RIGUARDERANNO TUTTI
“Come ribadito in più occasioni – afferma l’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dott.ssa Maria Emilda Sergio – la lotta a fenomeni quali sommerso, lavoro nero, elusione ed evasione fiscale va combattuta con fermezza ed efficacia, mediante tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione, compresi quelli relativi alla collaborazione fra i vari enti e fra i diversi Paesi. Questa battaglia riguarda tutti quanti e deve essere condotta nell’interesse della collettività, poiché la sottrazione indebita di somme destinate alle casse dello Stato rappresenta un danno enorme per tutti i cittadini -continua la Dottoressa Maria Emilda Sergio – e comporta un impoverimento generale delle risorse destinate a tutta la popolazione. Restiamo altrettanto convinti della necessità di arrivare ad un sistema economico e fiscale equilibrato, in grado di fra rispettare le regole e al contempo di tener conto delle esigenze reali delle persone”.
I controlli in ambito fiscale hanno conosciuto un importante accelerazione nell’arco degli ultimi anni, soprattutto in conseguenza della cooperazione fra diversi soggetti. L’ultima novità di un certo spessore è rappresentata da quella che è stata definita il “grande fratello fiscale”, ossia la nuova superanagrafe dei conti correnti, ormai in procinto di diventare operativa in seguito all’ok in tal senso del Ministro del Tesoro. In sostanza, dietro il riferimento informale all’inquietante realtà orwelliana, si trova l’allargamento della possibilità per l’Agenzia delle Entrate di controllare i conti correnti di tutti gli italiani. Prendendo le mosse da quanto disposto col Decreto Salva-Italia del 2012 firmato dal Governo Monti, la misura in questione darà modo alle banche di poter verificare la situazione di tutti i contribuenti e non solo, come avveniva prima, delle società a responsabilità limitata.
L’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza potranno dunque incrociare i dati a propria disposizione per aver sempre a portata di mano le informazioni relative ai movimenti sui vari conti correnti, allo scopo di scovare eventuali scorrettezze in merito a quanto dichiarato dai cittadini o per mettere in luce eventuali ricchezze nascoste al Fisco. Si tratterà sempre di verifiche fatte mediante accurate selezioni, interessando quei contribuenti che presentano, in gergo tecnico, un profilo di rischio elevato: lo strumento privilegiato in tali valutazioni sarà il risparmiometro, fondamentale per evidenziare eventuali incongruenze tra quanto risparmiato e depositato e quanto dichiarato. A dare il via libera a questa nuova fase è stato l’ok giunto a fine aprile da parte del Garante della Privacy.
“La scelta di intensificare i controlli fino a poter coinvolgere, potenzialmente, ogni singolo cittadino nelle attività di verifica è un passaggio di grande rilevanza – è il pensiero della Dott.ssa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - destinato a suscitare polemiche e discussioni e che si spera possa apportare un contributo reale e importante nella lotta all’illegalità. In situazioni di confine fra la necessità di tutelare i cittadini mediante la lotta ai fenomeni sopra indicati senza però lederne diritti altrettanto importanti come quello alla Privacy, non è mai facile trovare il giusto equilibrio. Rispettando come sempre le decisioni delle istituzioni preposte – conclude la Dott.ssa Sergio – reputiamo sempre che la soluzione migliore sia quella rappresentata da un’autentica presa di coscienza da parte dei contribuenti circa la necessità di rispettare le regole nel loro stesso interesse, unitamente all’esigenza assoluta di far sì che lo Stato e il sistema fiscale possano mostrarsi il più possibile vicini alle persone, fondandosi su principi di equità e rispetto per le reali esigenze dei cittadini”.