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15/05/2019 - IMMOBILE DEL CONIUGE ADIBITO A STUDIO: OK ALLA DETRAZIONE

La ristrutturazione di edifici per qualsiasi utilizzo rientra in una categoria di rapporti molto particolare fra Fisco e contribuenti: riguardando una larga fetta della popolazione, tale dinamica porta inevitabilmente a dubbi interpretativi e all’intervento dei giudici al fine di risolvere le controversie legate a tali situazioni. A questa casistica appartiene anche una vicenda che ha avuto sviluppi molto interessanti, fino ad arrivare pochi giorni fa in Cassazione: la Corte si è pronunciata fornendo chiarimenti come sempre molto importanti in materia. Andando nello specifico della questione, una professionista aveva ristrutturato un immobile del marito facendolo diventare un suo studio e aveva provveduto a detrarre 14mila euro dalle spese affrontate: il soggetto era titolare di un comodato e non versava un canone di locazione. Il Fisco aveva però sostenuto insufficiente tale circostanza e aveva provveduto al recupero a tassazione delle maggiori imposte: vani erano stati i ricorsi presso la Commissione tributaria provinciale e verso la Commissione tributaria regionale. Tuttavia la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 11907 dello scorso 7 maggio ha accolto il ricorso della donna, affermando che la professionista può detrarre le spese di ristrutturazione sostenute al fine di adibire l’immobile del coniuge a studio, evidenziando come un comodato d’uso sul cespite del soggetto terzo è in tal caso assolutamente sufficiente per ottenere l’agevolazione fiscale.