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06/06/2019 - PRIMO QUADRIMESTRE 2019: AUMENTANO LE ENTRATE TRIBUTARIE

“Occorre effettuare sempre con grande accortezza le valutazioni relative alla salute dei conti pubblici – è il pensiero della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Univo del Caf Italia - – specialmente in un periodo tanto delicato come quello attuale, in cui si ha la consapevolezza di difficoltà reali che si stenta a superare nonostante i buoni propositi e le speranze, e dove anche a livello sociale e politico permangono tante ombre e numerose problematiche. Restiamo convinti della necessità di affrontare la situazione mediante interventi significativi e di grande impatto – aggiunge l’Amministratore Unico del Caf Italia – che possano incidere in maniera importante soprattutto per quel che riguarda l’universo fiscale”.

Tra le voci di bilancio più importanti per lo Stato un posto di rilievo spetta sicuramente alle entrate tributarie, le quali rappresentano un indicatore molto importante anche per capire che tipo di investimenti è possibile mettere in atto nel breve e medio periodo. In tal senso, è molto significativa la notizia che nel primo quadrimestre del 2019 si è registrato un aumento delle entrate per l’Erario pari all’1% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno; tradotto in termini assoluti, si parla di una maggiorazione di quasi 1.300 milioni di euro, secondo quanto indicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in una nota apposita. Soffermandosi anche solamente sul mese di aprile, nel raffronto con il 2018 viene evidenziato un aumento di 742 milioni di euro, pari a 2,4 punti percentuali.

Andando ad analizzare più nello specifico le varie componenti che formano il totale delle entrate tributarie, si nota come nel periodo gennaio-aprile 2019 si registrino aumenti per settori quali giochi (5,7%) e attività di accertamento e controllo (6,9%): quest’ultima risente dell’andamento del gettito Iva, che fa segnare un aumento di 1.561 milioni di euro, che corrisponde a un +4,6%. Crescita importante anche relativamente al gettito Irpef, con un aumento del 3,2% corrispondente a poco meno di 2mila milioni di euro e che riflette l’andamento delle ritenute IRPEF sui lavoratori del settore privato (+1.119 milioni di euro, +3,9%) e sui dipendenti del settore pubblico (+1.195 milioni di euro, +4,4%). Tra le voci che fanno registrare il segno negativo troviamo invece la riduzione dell’imposta sostitutiva sui redditi e delle ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (-245 milioni di euro, -8,7%), dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (-705 milioni di euro, -96,3%) che replica le performance negative dei mercati nel corso del 2018. Anche l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione evidenzia un calo di 776 milioni di euro che ha a che fare con i risultati negativi dei rendimenti medi ottenuti nel 2018 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari.

“I dati comunicati dal MEF sono estremamente importanti – dice ancora la Dottoressa Maria Emilda Sergio - perché raccontano attraverso i numeri una particolare realtà del nostro momento storico, soprattutto dal punto di vista economico e tributario. Come dovrebbe accadere con ogni analisi, adesso serve valutare il panorama globale narrato dalle cifre in questione in maniera lucida, completa e approfondita, in modo tale da far tesoro delle informazioni raccolte per poter poi intervenire in maniera concreta ed efficace. In particolare – conclude l’Amministratore Unico del Caf Italia- servirà concentrare le attenzioni sulla questione fiscale, sperando che presto si possa mettere in atto una riforma che, a nostro avviso, sarebbe di fondamentale importanza”.