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10/06/2019 - E-FATTURA, LETTERA UE AGLI STATI IN RITARDO
Cipro, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria: sono questi, in rigoroso ordine alfabetico, i 12 Paesi oggetto delle attenzioni dell’Unione Europea nelle ultime settimane. Gli Stati sopra citati, infatti, si sono visti recapitare una lettera di costituzione in mora lo scorso 21 maggio, in quanto non hanno ancora attuato la norma europea stabilita per l’e-fattura o non hanno recepito le norme europee in materia di fatturazione elettronica negli appalti pubblici, in linea con la Direttiva 2014/55/Ue. A darne notizia è proprio la Commissione Ue per mezzo di un comunicato, una volta sopraggiunti i termini indicati per la ricezione della normativa Ue in merito. Relativamente alla partecipazione ad appalti pubblici europei delle autorità pubbliche, queste avrebbero dovuto rispettare le scadenze indicate dalla norma europea per la fatturazione elettronica e di conseguenza essere in condizione di ricevere ed elaborare fatture elettroniche già da quasi due mesi, ossia entro il 17 aprile 2019; gli Stati europei destinatari della missiva sopra menzionata dovranno replicare ai rilievi posti in essere eventualmente non oltre due mesi, termine dopo il quale la Commissione avrà facoltà di inviare un parere motivato. Va ricordato che la Commissione Europea aveva provveduto ad affrontare una spesa importante in sovvenzioni allo scopo di sostenere l’adozione di innovazioni legate proprio alla fatturazione elettronica, spesa che supera la somma di 33 milioni di euro.