click 453
26/07/2019 - IN CERTIFICAZIONE UNICA L’ABBONAMENTO AI MEZZI PUBBLICI DEL LAVORATORE
Per molti contribuenti è importante riuscire a inserire in detrazione tutte le voci previste per legge, ma non sempre si riesce a essere informati in maniera precisa su tale opportunità: per questo è sempre necessario rivolgersi ai professionisti in materia per ricevere tutte le informazioni dettagliate e agire in regola con quanto stabilito dalle norme in vigore. Tra le voci riconducibili a tale argomento rientrano anche le spese relative all’abbonamento ai mezzi pubblici: la quota parte a carico del lavoratore dovrà infatti essere riconosciuta come onere detraibile direttamente dal datore di lavoro, trovando spazio in Certificazione Unica, per l’appunto nella sezione apposita “oneri detraibili”. Gli abbonamenti ai mezzi pubblici concessi dai datori di lavoro comprendono, in particolare, quelli locali e quelli regionali, ma anche i trasporti interregionali. A chiarire una questione che riguarda moltissimi lavoratori è stata l’Agenzia delle Entrate mediante la risposta 280 del 19 luglio 2019, evidenziando come la detrazione riguardi le spese sostenute per le tipologie di abbonamento sopra citate per un importo non superiore ai 250 euro e che tale detrazione Irpef si concretizzi nella percentuale del 19%. Si specifica quindi che le somme erogate o rimborsate alla generalità o a categorie di dipendenti da parte del datore di lavoro, o le spese da quest'ultimo direttamente sostenute, volontariamente o in linea con le disposizioni di contratto, di accordo o di regolamento aziendale, per il servizio di «trasporto collettivo» del dipendente e dei familiari, non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente. L'esclusione dal reddito è estesa anche per le concessioni del datore di lavoro di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o di somme erogate per l'acquisto di tali abbonamenti o a titolo di rimborso della relativa spesa.