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25/07/2019 - RISPETTO DELLA PRIVACY E CONTROLLI DEL FISCO, UNA DIFFICILE COESISTENZA

“Come ripetuto in diverse occasioni e in merito a una vasta gamma di temi connessi alla questione del rapporto fra cittadini e Fisco – dice l’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio – tale relazione continua a risultare parecchio complicata e i sentimenti di ostilità dei contribuenti purtroppo non pare si siano addolciti negli ultimi mesi. Non è sicuramente facile coniugare la necessità imprescindibile e assoluta di rendere sempre più efficace ed estesa la lotta ai fenomeni di evasione ed elusione fiscale, lotta che riguarda tutti indistintamente e che è portata avanti nell’interesse dell’intera collettività, con quella comunque importante di dare al Fisco caratteristiche diverse, improntate su valori capaci di farlo apparire meno ostile agli occhi dei contribuenti. E in queste delicatissime dinamiche si inserisce pure a necessità di non perdere d’occhio un altro diritto fondamentale – aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio – ossia quello alla protezione dei dati personali”.

La possibilità di intensificare i controlli in materia fiscale, attraverso anche la condivisione dei dati fra i diversi soggetti impegnati in tale attività, con un livello di cooperazione che si fa sempre più intensa, rischia però di minare altri diritti garantiti ai cittadini/contribuenti. Negli ultimi anni, parallelamente al perfezionamento degli strumenti per combattere i fenomeni di evasione ed elusione fiscale, si è posta molta più attenzione alla questione della privacy; tale importantissimo argomento, particolarmente delicato soprattutto dopo l’avvento dei social network e il modo in cui tali mezzi pervadono la quotidianità di tutti, rischia infatti di andare in forte contrasto con la necessità di vere informazioni dettagliate e precise su tutti i contribuenti. E adesso è di strettissima attualità l’attenzione per una data ben precisa, che potrebbe appunto incastonarsi nel puzzle di difficoltà sopra evidenziate.

Il 31 ottobre, infatti, potrebbe rappresentare una data in cui i contribuenti italiani vivranno un momento particolare. Coloro che non esprimeranno il consenso all’adesione ai servizi di consultazione delle fatture elettroniche messo a loro disposizione gratuitamente, dall'Agenzia delle Entrate, potrebbero trovarsi esposti al rischio di una verifica fiscale nel tentativo di tutelare i propri dati aziendali. A suggerire tale visione dei fatti è la versione integrata della faq n. 195 che ha trovato spazio per la pubblicazione nel sito delle Entrate in data 19 luglio 2019. La possibilità di non aderire al servizio di consultazione delle fatture elettroniche è stata introdotta nella versione aggiornata del provvedimento direttoriale del 21 dicembre 2018, per effetto delle prescrizioni del Garante della privacy che ha rinvenuto varie «falle» nel processo di emissione e conservazione delle fatture elettroniche attraverso il sistema di interscambio (c.d. SdI). Alla luce delle prescrizioni dell'Autorità sulla protezione dei dati personali soltanto in caso di adesione espressa ai servizi di consultazione offerti dall'Agenzia delle entrate, quest'ultima potrà conservare i dati contenuti nel c.d. «corpo» della fattura elettronica, dovendo invece procedere alla loro distruzione nel caso di mancata adesione al servizio da parte del contribuente.

“Riuscire a coniugare le diverse necessità che caratterizzano gli obblighi dello Stato è cosa tutt’altro che agevole – sostiene la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – e di questo siamo tutti perfettamente consapevoli e crediamo che ognuno di noi debba provare a favorire la risoluzione delle diverse problematiche ad oggi presenti. Il rispetto della privacy dei cittadini è argomento di grande interesse e di grande attualità – dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio – ed è assolutamente indispensabile altresì tutelare in ogni modo possibile l’impegno relativo alla lotta ai fenomeni di evasione ed elusione fiscale. Siamo fermamente convinti della necessità di mettere al più presto in atto una riforma fiscale significativa che consenta di tutelare i contribuenti e di garantire il rispetto di valori come equità, trasparenza e sostenibilità”.