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12/09/2019 - MEF: IN AUMENTO LE ENTRATE TRIBUTARIE NEI PRIMI SETTE MESI DEL 2019

“Stiamo sicuramente vivendo un periodo molto complesso a livello politico e, di conseguenza, occorre adesso capire bene quali siano i progetti e le strategie a livello sociale ed economico che il nuovo Esecutivo pensa di mettere in atto – sono le parole della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – per avere un quadro completo della situazione e cercare di capire in che modo avverranno determinati cambiamenti che andranno inevitabilmente a incidere sulla vita dei cittadini, anche nella loro veste di contribuenti. È innegabile che si tratta di un momento particolarmente delicato, dove riuscire a far quadrare i conti, rispettare gli impegni con l’Europa e al contempo provare a far ripartire l’economia e il lavoro sarà impresa ardua. Tuttavia – continua la Dottoressa Maria Emilda Sergio – attendiamo fiduciosi che qualcosa di importante e di positivo possa accadere, perché la situazione è sempre molto difficile e più tempo passa più diventa complicato trovare soluzioni efficaci e convincenti”.

Le entrate tributarie rappresentano sicuramente una voce di primissimo piano nel delicato equilibrio alla base dei conti pubblici. La difficile gestione delle Casse statali è il punto cruciale nella difficile missione che aspetta il nostro Paese, ossia la ripresa economica e occupazionale. Da questo punto di vista è sempre molto interessante analizzare le notizie che arrivano dalle fonti ufficiali in merito per l’appunto alle entrate e al modo in cui poi vengono utilizzate per il raggiungimento di obiettivi più che mai importanti. A tal proposito, notizie di grande rilevanza, come sempre, giungono dal Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio-luglio 2019, reso disponibile dal Dipartimento delle finanze: il primo dato che emerge è l’incremento del gettito delle entrate tributarie nel periodo gennaio-luglio 2019, rispetto al medesimo periodo del 2018, incremento che si concretizza nella percentuale dello 0,5% e a 1,181 miliardi di euro.

Provando ad andare un po’ più nello specifico, viene chiarito come le attività di accertamento e controllo hanno fatto sì che le entrate tributarie erariali si attestassero a 6.474 milioni di euro, con aumento del 16%, pari a 892 milioni di euro, con 3.495 milioni di euro (+22,9%) che arrivano dalle imposte dirette e 2.979 milioni di euro (+8,8%) dalle imposte indirette; queste ultime imposte, il cui ammontare è pari a 114.310 milioni di euro, hanno fatto registrare una variazione positiva di 1.729 milioni di euro, ossia un aumento dell’1,5%). A fronte di questi aumenti, si nota una diminuzione relativa al gettito sulle importazioni, calate dello 0,9% e, in termini assoluti, di 74 milioni di euro. Per finire, il Ministero dell’Economia e delle Finanze precisa che i dati in questione dovranno comunque essere analizzati tenendo conto della proroga dei termini per quel che concerne il versamento per i soggetti che svolgono attività economiche legati agli Isa, gli Indicatori sintetici di affidabilità, proroga fissata al 30 settembre: di conseguenza, il confronto con i primi sette mesi del 2018 non è da considerarsi perfettamente omogeneo.

“Il tema delle entrate tributarie è assolutamente di primaria importanza per l’avvio di qualsiasi tipo di analisi e di valutazione, così come il raffronto con quanto accaduto negli anni passati. Effettuate le dovute considerazioni – dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – è assolutamente necessario pianificare bene la maniera in cui poi impiegare tali entrate, così come avere il coraggio e la lucidità di reperirne delle altre e di capire come investire il denaro nell’interesse di tutti. In questo difficilissimo compito – conclude l’Amministratore Unico del Caf Italia – è imprescindibile però anche dare spazio a una riforma fiscale importante e far sì che lo Stato e il Fisco puntino a fattori come equità, sostenibilità e trasparenza”.