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18/12/2019 - ACCERTAMENTO PER EVASIONE: LEGITTIMO UTILIZZARE INTERCETTAZIONI CONDOTTE PER ALTRE INDAGINI
Non sempre le indagini condotte per accertare l’esistenza di un possibile reato sfociano poi in un processo penale: nondimeno, ciò non toglie che tale indagini e i risultati scaturiti da esse non possano poi essere utilizzati per accertare altri reati, come ad esempio l’evasione fiscale. Una vicenda in particolare ha dato poi luogo a una sentenza molto interessante della Corte di Cassazione, la n. 32185 del 10 dicembre scorso: secondo i giudici, infatti, le intercettazioni frutto di un’indagine penale condotta a uno scopo preciso, possono essere utilizzate contro la società che evade il Fisco e l’ufficio può a pieno titolo servirsi dei dati raccolti in quella circostanza per fondare l’accertamento. Per di più, la Cassazione sottolinea come l’assenza di processo penale nei confronti del contribuente in questione sia da considerarsi del tutto irrilevante. I giudici hanno affermato che «In materia tributaria, gli elementi raccolti a carico del contribuente dai militari della Guardia di finanza senza il rispetto delle formalità di garanzia difensiva prescritte per il procedimento penale non sono inutilizzabili nel procedimento di accertamento fiscale, stante l'autonomia del procedimento penale rispetto a quello di accertamento tributario».