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08/01/2020 - ENTRATE: NON È ABUSO IL RECESSO ATIPICO
Non sempre è facile distinguere tra un’operazione fiscalmente lecita e una da considerarsi invece irregolare in ambito societario, tanto che sono molti frequenti i casi in cui occorre l’intervento dei giudici o quantomeno risulta fondamentale il parere dell’Agenzia delle Entrate. A questo proposito, è di sicuro interesse quanto affermato proprio dall’Amministrazione finanziaria in merito a un caso specifico e che riguarda, di conseguenza, i numerosi eventi simili a quello per l’appunto in questione: in particolare, ci si riferisce alla valutazione anti-abuso di un’operazione riconducibile a una scissione parziale non proporzionale a seguito di cessione delle quote rivalutate. Tale operazione, infatti, non può essere considerata abuso del diritto qualora venisse attuata con un’operazione conforme a normali logiche di mercato, come può essere ad esempio il recesso atipico, in relazione al raggiungimento di un obiettivo economico, quale la concentrazione del controllo totalitario delle partecipazioni cedute in capo alla società che andrà a scindersi. A fare il punto della situazione, come anticipato, è l’Agenzia delle Entrate, per mezzo della risposta n. 537 datata 24 dicembre 2019.