23/01/2020 - TASSE E IMPOSTE, A VOLTE LA REALTĄ SUPERA LA FANTASIA
“Da tempo sosteniamo con forza l’idea che occorra intervenire in maniera radicale sul sistema fiscale italiano – è quanto afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – per mettere in pratica una riforma di ampio respiro che possa dare nuovi connotati e una nuova veste al Fisco di casa nostra. Si tratta indubbiamente di un’operazione complessa e profonda, ma a nostro parere assolutamente necessaria, per dare un segnale importante all’intero Paese, sia al sistema economico, sia al mondo del lavoro, nonché – aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio – a tutti i cittadini, che dovrebbero essere sicuramente responsabilizzati nella loro veste di contribuenti, e che dovrebbero al contempo avere a che fare con un Fisco più attento alle esigenze reali di persone e aziende. Per realizzare una riforma davvero importante bisogna rendere il sistema fiscale più equo, più trasparente, più sostenibile e anche più comprensibile”.
Il sistema fiscale in Italia, è cosa nota, non è esattamente l’emblema della semplicità: tasse e imposte, oltre a pesare in maniera notevole sulle spalle e nelle tasche di privati e aziende, sono molto spesso anche ostiche e di difficile comprensione. Oltretutto, esistono obblighi di pagamento che possono essere definiti quantomeno bizzarri. Sebbene la Legge di Bilancio abbia provveduto ad apportare delle modifiche ai vecchi tributi comunali sull’occupazione del suolo pubblico, resistono numerose e curiose tasse che non sempre sono note e chiare ai contribuenti: oggetto dei tributi, infatti, sono anche bandiere, funghi, tubi, voce, memoria, debiti, pesca, per citarne alcuni, e ci si trova al cospetto persino di tasse sulle tasse. Andare ad analizzare alcune di queste voci è sicuramente utile e, se non fosse per il fatto che sottrae denaro alle tasche dei contribuenti, questo elenco potrebbe risultare addirittura divertente: in realtà, l’insieme dei pagamenti richiesti deve far riflettere sulla vastità, la varietà e la discutibile chiarezza di tutto ciò che gli italiani si trovano a dover fronteggiare in termini di spese.
Quando si parla di tassa sui gradini, ci si riferisce all’imposta che scatta quando le scale che conducono al portone d’ingresso partono dalla strada o dal marciapiede, e si tratta in sostanza di una sorta di derivazione del più noto tributo che risponde al nome di “concessione del suolo pubblico”. Un’altra tassa che assume forme abbastanza originali è quella relativa alla pubblicità: basti pensare, a titolo di esempio, che in alcuni Comuni sono stati tassati i marchi apposti sulle gru usate nei cantieri in ambito edilizio. Raccolta e vendita di funghi e tartufi, dal canto loro, sono attività che non sfuggono all’intervento dell’Erario, così come non sono esenti dalla mano del Fisco nemmeno l’andare a caccia (necessario pagare il porto d’armi e versare pure un tributo alla Regione) o a pesca. Quella che viene pagata sulle condutture sotterranee per la distribuzione di acqua, gas, luce e linee telefoniche viene denominata “imposta sul tubo” ed è stata integrata nella tassa di occupazione del suolo pubblico. Nemmeno con la morte il contribuente evita il tributo al Fisco, considerando tasse e imposte su certificati di morte, domanda di affido personale delle ceneri o diritto fisso di trasporto sui defunti. Come accennato, quello che può sembrare il meccanismo più grottesca è il pagamento delle tasse sulle tasse: si pensi a quanto accadeva con la tassa sui rifiuti, con tanto di applicazione dell’Iva, o a quanto succede ancora con la benzina e il gasolio, dove si paga l’Iva anche sulla componente rappresentata dalle accise (che sono altre tasse).
“L’insieme di tasse e imposte che contraddistingue la realtà fiscale italiana – afferma l’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio – è sicuramente da rivedere e ripensare, per il bene dell’intero sistema economico italiano, oltre che per migliorare la realtà di milioni di persone e il rapporto fra Erario e contribuenti. Un Fisco tanto complesso, di così difficile lettura e sempre meno sostenibile va rivisto. Siamo sicuri che anche la lotta all’evasione – conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio – potrà trarre grandi benefici da una riforma fiscale capace di tener conto della realtà che caratterizza il nostro Paese, dando vita a un uovo patto fra Stato e cittadini, fra Fisco e contribuenti, fra Istituzioni e persone”.