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29/01/2020 - IN PRESENZA DI SGRAVIO NIENTE SEQUESTRO
Una vicenda che ha avuto come protagonista, suo malgrado, un imprenditore napoletano, ha originato un intervento della Corte di Cassazione che ha chiarito alcuni dubbi legati all’interpretazione normativa di alcuni particolari aspetti: in particolare, i giudici hanno provveduto ad accogliere il ricorso presentato dall’imprenditore in questione, il quale era stato indicato dagli inquirenti come possibile reo di frode fiscale e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Come conseguenza, aveva preso il via il giudizio penale e quello civile per annullare l’atto impositivo e si era arrivati al sequestro finalizzato alla confisca e l’annullamento dell’accertamento con conseguente sgravio a opera dell’Agenzia delle Entrate. Mediante la sentenza n. 2299 datata 22 gennaio 2020, la Cassazione ha sancito che, nel contesto di un processo per reati fiscali cade il sequestro preventivo quando l'Agenzia delle entrate ha provveduto a disporre lo sgravio delle somme dovute dal contribuente. È rilevante la decisione, anche non definitiva, con la quale il giudice tributario annulla l'accertamento. Se il profitto del reato non è più certo, quindi, occorre annullare il provvedimento del sequestro.