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09/03/2020 - IL CREDITO IN BANCA NON IMPLICA PER FORZA LA NATURA DI SOCIETÀ DI COMODO
Arriva una notizia ottima per le aziende coinvolte in una situazione particolare in merito all’eventuale credito concesso loro dalle banche: in particolare, è stato chiarito come l’Erario non ha la possibilità di recuperare le maggiori imposte dall’impresa che non ha superato il test di operatività dichiarandola una società di comodo qualora le banche le facessero credito. A mettere in evidenza tale conclusione è la sentenza n. 4850, datata 24 febbraio 2020, della Corte di Cassazione, la quale, nell’accogliere il ricorso avanzato da un’azienda, ha parallelamente “tirato le orecchie” alla Commissione tributaria regionale, colpevole di non aver prestato ascolto alla suddetta impresa. La difesa della contribuente, infatti, ha dedotto come oltre a disporre di un rilevante patrimonio immobiliare aveva un'esposizione debitoria nei confronti di istituti bancari che lasciava presumere che il sistema di credito percepiva la società come un vero e proprio operatore economico in grado di remunerare i finanziamenti erogati. Aveva inoltre i rapporti di finanziamento intrattenuti con le società. Di conseguenza, per i Supremi giudici, risulta del tutto privo di rilevanza il fatto che l’azienda in questione non avesse superato positivamente il test di operatività.