26/03/2020 - FISCO E CORONAVIRUS, SOSPENSIONE DI CARTELLE E PAGAMENTI
“La difficile situazione che stiamo vivendo rappresenta, come peraltro detto anche dalle più alte cariche dello Stato, un unicum nella storia del nostro Paese e forse del mondo – sono le parole della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – per cui è davvero complicato trovare, in tempi anche oggettivamente molto stretti, tutte le soluzioni appropriate per far fronte alla crisi economica e sociale strettamente legata alla gravissima emergenza sanitaria tuttora in atto. Tra le richieste di aiuto che arrivano spesso dai contribuenti c’è quella di sospendere almeno una parte dei pagamenti di tasse e imposte dovute, per venire incontro in un momento così delicato, alla stragrande maggioranza dei cittadini coinvolti loro malgrado in una situazione surreale e drammatica. Da parte sua – aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio – lo Stato sta provando a dare delle risposte e crediamo che seguiranno nei prossimi giorni ulteriori disposizioni in merito”.
Il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, noto come “Decreto Cura Italia”, è indubbiamente il provvedimento più noto del momento e rappresenta il principale riferimento istituzionale disponibile in questi giorni di enorme difficoltà e, inevitabilmente, di grande confusione generale. Tra dirette televisive, annunci, dibattiti e immancabili polemiche, non è facile destreggiarsi per i comuni cittadini, obbligati a restare in case e impossibilitati a riprendere, non si sa fino a quando, le abitudini della propria quotidianità. E fra le rinunce più dolorose con cui gli italiani si trovano a dover forzatamente convivere, quella relativa al lavoro assume connotati drammatici per molte persone. Da qui la richiesta di attenzione rivolta allo Stato, al Fisco e a tutti i soggetti in genere verso cui risulta difficile, se non impossibile, tener fede ai propri oneri contabili. E a tal proposito, arrivano comunque chiarimenti e indicazioni sulla possibilità di differire determinati pagamenti e di rimandare alcuni obblighi.
Innanzitutto nei giorni scorsi è stato stabilito che gli sportelli di Agenzia delle Entrate-Riscossione resteranno chiusi fino alla data indicata, a oggi, come la fine del periodo di emergenza, ossia il prossimo 3 aprile. Ciononostante, viene comunque garantita ai cittadini la piena operatività dei servizi connessi all’istituto in questione attraverso l’utilizzo del portale, in funzione 24 ore al giorno; viene invece sospesa l’attività di invio di nuove cartelle così come l’avvio di pignoramenti, ipoteche, fermi amministrativi e qualsivoglia azione di riscossione per quel che concerne il recupero di somme relative a debiti scaduti prima che iniziasse tale periodo di sospensione: i pagamenti in scadenza fra l’8 marzo e il 31 maggio 2020 andranno onorati entro il termine del 30 giugno 2020. Sempre il 30 giugno è l’ultima data utile per la richiesta di rateizzazione dei pagamenti inerenti alle cartelle sospese: tale possibilità viene fornita ai contribuenti al fine di non aggravare ulteriormente i già presenti problemi di liquidità che interessano purtroppo tantissime persone.
“Reputiamo fondamentale, in questa fase, che il Governo e lo Stato in generale, attraverso tutte le sue istituzioni – afferma l’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - sappia cogliere e interpretare nella giusta maniera le esigenze reali dei cittadini, alle prese con qualcosa che ha davvero stravolto la vita di tutti e che continua purtroppo a destare preoccupazione e paura. E accanto alle misure straordinarie adottate, speriamo che si possa anche iniziare a pianificare qualche intervento a lungo termine – conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – che vada nella direzione della maggiore vicinanza del Fisco alla realtà dei cittadini, un Fisco che possa evolversi mettendo al centro sempre, e non solo in condizioni di eccezionalità, il concetto di sostenibilità”.