03/04/2020 - EMERGENZA COVID-19 E FISCO, TRA MISURE ADOTTATE E ALTRE IN ARRIVO
“In questa situazione per tanti aspetti surreale e sicuramente drammatica – sono le parole della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – è dovere di tutti attenersi alle regole esistenti e prestare attenzione a quelli che ad oggi sono obblighi, divieti e doveri validi per tutti i cittadini, senza esclusione alcuna. È davvero il momento di fare appello più che mai al senso civico di ogni singola persona, ma anche e soprattutto al senso di appartenenza e al rispetto per la collettività che dovrebbe animare ogni singolo individuo. Siamo certi che presto tutto tornerà alla normalità, ma siamo altrettanto sicuri che questo dipenderà molto da come ognuno di noi saprà rispettare le indicazioni che vengono costantemente fornite attraverso i più disparati canali. Da parte nostra – aggiunge l’Amministratore Unico del Caf Italia – facciamo e continueremo a fare di tutto per fornire la nostra assistenza ai cittadini per tutto ciò che ci compete”.
In questa fase inevitabilmente turbolenta e caratterizzata da continui aggiustamenti e da interventi che devono per forza di cose essere rapidi e che interessano milioni di cittadini, non è facile riuscire ad avere sempre chiaro il quadro generale della situazione. Per quel che concerne le prossime misure governative, grande attesa adesso è riservata alla pubblicazione del decreto aprile che dovrebbe aggiungere altri 25 miliardi di euro alla somma destinata per arginare la presente emergenza economica che si è abbattuta sul Paese parallelamente a quella sanitaria. A livello fiscale, è bene intanto sottolineare come il provvedimento di aprile porterà con sé un irrobustimento della voce “sospensione di adempimenti e versamenti”: oltre all’estensione delle scadenze di aprile e maggio previsto anche lo stop degli avvisi bonari.
In arrivo anche il blocco dei due requisiti temporali per quanto riguarda le agevolazioni fiscali legate all’acquisto della prima casa (o meglio, dell’immobile da utilizzare a tale scopo). In tutto ciò, si pensa pure di allargare il diritto al bonus affitti pure ad altri immobili destinati ad uso non abitativo, vale a dire studi professionali, alberghi, capannoni. Attualmente solo botteghe e negozi, ossia locazioni di immobili la cui classificazione è C1, usufruiscono di un credito di imposta del 60%; l’ipotesi al vaglio in questi giorni è la possibilità di estendere tale credito, per l’appunto, ad altri immobili come quelli legati al settore del turismo, ad esempio alberghi e strutture ricettive, senza escludere da tale opportunità anche gli affitti d’azienda e, come detto, capannoni delle imprese e studi professionali. Non si esclude, inoltre, una moratoria sulle locazioni di ristoranti, pizzerie e bar. L’attuazione o meno di queste misure dipende in larga parte dalla stima delle risorse disponibili.
“In un momento come questo, assolutamente imprevedibile, occorre davvero fare squadra a tutti i livelli e nessuno può sentirsi escluso o esimersi da fare la propria parte – dice l’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio – per far sì che al più presto tutto ciò faccia parte del passato. Riguardo al presente restiamo in attesa dei nuovi provvedimenti per gestire questa difficile situazione e siamo come sempre pronti a fornire tutto il nostro apporto ai cittadini, così come abbiamo sempre fatto e come faremo anche una volta che andrà gestito il momento successivo a questa emergenza. Continuate a contattarci come sempre – conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio – e a rivolgervi a noi per qualsiasi informazione inerente alla materia fiscale e alla tutela dei vostri diritti in merito”.