I provvedimenti legati alla necessità di contrastare le conseguenze dell’emergenza sanitaria in atto continuano a essere il fulcro dell’attività dell’Esecutivo e del Parlamento in questi giorni alquanto frenetici, in cui è parecchio complesso cercare di mettere in atto delle soluzioni capaci di fornire risultati efficaci in tempi rapidi, perlomeno nel tentativo di limitare i danni generati dal difficilissimo momento in corso. In questa fase si sta cercando di intervenire in maniera tale che i contribuenti possano avere un momento di respiro, considerando che far fronte a qualsiasi tipo di obbligo economico può essere molto complicato, specialmente vista la paralisi che ha investito il mondo del lavoro; d’altra parte però emerge anche la necessità di tutelare tutte le categorie, anche quelle che dovrebbero incassare determinate somme e che si trovano improvvisamente senza entrate. Un universo particolare è quello delle locazioni e a tal riguardo si sta ragionando sul da farsi, dopo la tendenza iniziale incentrata sul fatto che si potesse procedere con l’annullamento di tutte le obbligazioni contrattuali in corso per cause di forza maggiore. Tra le soluzioni più verosimili, a oggi, c’è quella del differimento dei pagamenti senza l’aggiunta di penalità o interessi, oppure la sottoscrizione di un accordo per la riduzione del canone per tutta la durata della chiusura delle attività produttive. L’auspicio è che nei vari casi locatore e conduttore possano basare l’accordo sul buon senso di entrambi; a livello normativo si attendono nuovi decreti e nuovi interventi per fare maggiore chiarezza su una situazione che reca ancora con sé, inevitabilmente, numerose incertezze.