16/04/2020 - MISURE STRAORDINARIE: ECCO I 100 EURO IN BUSTA PAGA PER I DIPENDENTI
“Il fatto che si provi a sostenere economicamente tutti i soggetti possibili in un momento del genere è indubbiamente una cosa molto positiva, anche se innegabilmente estremamente complicata – sostiene la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – ed è fisiologico che sorgano e si rincorrano polemiche e osservazioni critiche sulle modalità in cui la grave emergenza economica e lavorativa in atto viene affrontata. Purtroppo si continua a navigare a vista anche per quel che concerne il tentativo di arginare la diffusione del virus, con innegabili e inevitabili ripercussioni su tantissime attività produttive – continua la Dottoressa Maria Emilda Sergio – ed è impensabile al momento poter immaginare che esista una soluzione ottimale da ogni punto di vista o una strategia assolutamente corretta e capace di far fronte a tutti i problemi legati alla drammatica situazione che stiamo vivendo. Restiamo ovviamente in attesa di capire quali saranno i prossimi sviluppi, invitando ovviamente tutti a osservare le norme straordinarie attualmente in atto e invitando allo stesso tempo tutti gli attori politici e istituzionali a far fronte comune per superare questo momento estremamente delicato”.
Tra le misure messe sul piatto dal Governo troviamo anche un piccolo aiuto per i lavoratori dipendenti che, avendone la possibilità in base al tipo di attività lavorativa svolta, anche nei mesi di marzo e aprile, e quindi in piena emergenza da Coronavirus, decidono di continuare a recarsi al lavoro senza chiedere giorni di malattia o di ferie. Tale provvedimento, che consiste nel ritrovarsi in busta paga 100 euro netti in più, è concepito come un premio riservato per l’appunto ai dipendenti che, svolgendo il proprio lavoro (che, ripetiamo, deve rientrare fra le categorie espressamente previste dal Governo) anche in questo periodo, aiutano lo Stato nella complicata e graduale opera di normalizzazione in questa difficile fase. L’introduzione di tale premio è avvenuta mediante l’ormai noto decreto “Cura Italia”, ossia il Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, che all’articolo 63 prevede esplicitamente proprio tale “Premio ai lavoratori dipendenti”.
Come spesso accade, specialmente in occasione dell’adozione di misure straordinarie e varate in tempi relativamente stretti, occorre poi che arrivino dei chiarimenti tecnici e interpretativi per definire i dettagli degli interventi adottati. Per quel che riguarda il premio oggetto di tale comunicazione, i riferimenti principali sono ascrivibili all’Agenzia delle Entrate, in particolare con la Circolare n. 8/E del 3 aprile 2020 e la successiva risoluzione n. 18/E del 9 aprile 2020: questi due documenti consentono di avere una visione più completa della misura in questione, fornendo chiarimenti indispensabili riguardo il calcolo del premio e i requisiti necessari per accedervi. Senza dilungarci troppo in tecnicismi eccessivi e invitando a contattare qualsiasi sede del Caf Italia per informazioni in merito a questa e a tutte le informazioni di carattere fiscale, chiariamo subito che in realtà l’importo di 100 euro verrà erogato per intero a chi non si assenta dal posto di lavoro; per chi invece non si reca al lavoro per qualsiasi motivo c’è un calcolo particolare da fare, ossia bisogna infatti dividere il numero di giorni in cui si è andati al lavoro per il totale dei giorni lavorabili, moltiplicando poi per 100 il risultato ottenuto: in tal modo verrà fuori la cifra che spetta al lavoratore dipendente. Aggiungiamo che tale premio non è legato al numero di ore di lavoro, per cui spetta anche ai lavoratori part-time (sia che si tratti di part-time orizzontale che di part-time verticale). Esclusi da questo beneficio i lavoratori che continuano la propria attività lavorando da casa.
“Sono numerose le misure straordinarie adottate in questo periodo di grave emergenza e siamo sicuri che a quelle già varate ne seguiranno altre – è il pensiero dell’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio – e che lo Stato e le Istituzioni continueranno a monitorare costantemente la situazione cercando di intervenire nel miglior modo possibile. Dal canto nostro, come cittadini, abbiamo anche noi il dovere di mettere davanti a ogni cosa il bene della collettività, anche se questo può portare a delle rinunce individuali anche importanti. Noi come professionisti del settore fiscale invece – conclude l’Amministratore Unico del Caf Italia – restiamo completamente a vostra disposizione attraverso tutti i canali dedicati per continuare a fornirvi tutta l’assistenza necessaria in materia fiscale”.