“Accredito in conto corrente (se il contribuente ha fornito all’agenzia le proprie coordinate bancarie); altre modalità di riscossione (se il contribuente non ha fornito le suddette coordinate le diverse altre modalità sono utilizzate a seconda della entità del rimborso dovuto dall’Agenzia)”: questo l’ulteriore chiarimento che è possibile leggere sulle pagine social dell’Agenzia delle Entrate, con riferimento particolare a un argomento già affrontato dall’istituto e riportato qualche settimana fa anche sul nostro sito. Ci riferiamo nello specifico al fenomeno del phishing in relazione alle possibili truffe via email che sono purtroppo di stretta attualità in questi giorni, in conseguenza della grave crisi economica in atto legata al dramma sanitario del Covid-19 e delle misure economiche adottate dal Governo per fronteggiare le difficoltà a cui sono andati incontro milioni di contribuenti. Purtroppo le Entrate hanno reputato necessario intervenire nuovamente sull’argomento riguardo al capitolo “falsi rimborsi” per via delle numerose segnalazioni che continuano a giungere e che hanno portato anche alla presentazione di tantissime denunce alla polizia postale. Pertanto, ci uniamo all’appello dell’Agenzia, invitando i contribuenti a fare molta attenzione e a non prendere in considerazione la richiesta di fornire dati personali via email in merito alla possibilità di usufruire dei rimborsi previsti per legge: a tal proposito, ricordiamo che gli uffici del Caf Italia restano a disposizione di tutti per fornire tutte le informazioni in merito.