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23/04/2020 - TURISMO, SI ASPETTANO MISURE A SOSTEGNO DEL SETTORE

“La grave emergenza sanitaria in corso, che ha poi inevitabilmente generato una altrettanto grave crisi economica dalle proporzioni enormi con cui abbiamo iniziato tutti a fare i conti, ha radicalmente cambiato la nostra quotidianità e influenzerà anche il nostro futuro, perlomeno quello immediato – è il pensiero dell’Amministratore unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio – e probabilmente anche le nostre abitudini tenderanno a essere condizionate da quanto sta accadendo. Ovviamente adesso la speranza è che l’allarme relativo alla salute possa via via digradare fino a scomparire del tutto in tempi brevi – continua la Dottoressa Maria Emilda Sergio – e che parallelamente si riesca a far ripartire il mondo del lavoro e l’intero sistema produttivo del Paese, continuando a sostenere tutte le imprese, senza trascurare un settore di vitale importanza per l’Italia, quello del turismo. A tal proposito siamo in attesa di nuove misure capaci di aiutare le imprese in difficoltà di questo importantissimo mondo, che già di per sé dovrebbe a nostro avviso essere valorizzato in maniera più efficace, considerando l’inestimabile valore del nostro patrimonio naturale, artistico e culturale”.

È opinione comune e diffusa il fatto che il turismo potrebbe rappresentare il fiore all’occhiello dell’economia nostrana, per via di determinate caratteristiche uniche dell’Italia, denominata da sempre come “il Belpaese”. Il numero di siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità Unesco più alto rispetto a qualsiasi altro Paese del mondo, nonostante le dimensioni ridotte del nostro territorio rispetto a tanti altri Stati, unitamente a un mare stupendo e, in generale, a meraviglie naturali di primissimo livello, in aggiunta a un’offerta enogastronomica tra le più rinomate al mondo e a un patrimonio artistico che ha pochi eguali e a un clima particolarmente benevolo in tutte le stagioni, fanno dell’Italia una delle mete più apprezzate dai turisti di ogni continente. Tuttavia, è purtroppo diffusa anche la convinzione che tale straordinario potenziale non sia adeguatamente sfruttato, anche a causa di costi non sempre adeguati, di una capacità di programmazione non sempre all’altezza e adeguatamente lungimirante, di un’attività di rinnovamento e di manutenzione anche di siti dallo straordinaria importanza tutt’altro che in linea con il valore eccezionale degli stessi: molto spesso il tutto rimanda a una cronica mancanza di fondi che però finisce sempre per stridere con una realtà fatta di possibilità enormi e largamente inespresse, per gestioni spesso discutibili a tutti i livelli, con responsabilità da ascrivere sia alla pubblica amministrazione che ai privati.

Al di là di quelle che sono generalmente indicate come difficoltà di lungo corso, ad oggi sono sopraggiunte ulteriori complicazioni che rischiano di mettere concretamente in crisi irreversibile un settore che, come detto, potrebbe e forse dovrebbe trascinare la ripresa economica italiana. Le misure di sicurezza in vigore, il divieto di effettuare viaggi e la paura che il virus ha seminato in giro sicuramente rappresentano ostacoli al momento insormontabili: la vera sfida è tenersi pronti nel momento in cui si avranno, finalmente, dei miglioramenti concreti in questa situazione complessa e drammatica. Il momento messo nel mirino per il settore turistico è ovviamente l’estate, il cui arrivo si spera possa coincidere con una situazione generale sicuramente diversa da quella che ha caratterizzato gli ultimi mesi. E nei prossimi giorni si attende anche il decreto che descriverà le misure previste per la Fase 2 e si attende anche con curiosità l’eventuale sottoscrizione di provvedimenti che prevedano un bonus per le vacanze 2020 a beneficio di chi sceglierà una meta italiana, contribuendo in tal modo a favorire il rilancio del settore turistico nostrano. In sostanza, si parla di una possibile detrazione fiscale indirizzata a dipendenti e professionisti che decideranno di acquistare pacchetti vacanze: l’importo di tale possibile detrazione sarà legato anche al numero di persone che compongono il nucleo famigliare.

“In un momento in cui si inizia a registrare una piccola inversione di tendenza, diventa sempre più concreta la necessità di cominciare a pensare concretamente al futuro – sostiene la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – e pianificare tutta una serie di interventi capaci di aiutare tutte le aziende italiane e di sostenere un rilancio economico di vasta portata. Ora più che mai occorre una grande lucidità per dettare le regole del nuovo corso e mettere le imprese nelle migliori condizioni possibili per lavorare e fronteggiare le difficoltà ci apprestiamo a vivere una fase cruciale della nostra storia recente – conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio – e nei prossimi mesi sarà fondamentale unire le forze e massimizzare tutte le risorse disponibili per provare a reagire in maniera forte ed efficace al dramma che ha colpito tutti. E in questo momento, il Fisco può davvero giocare un ruolo di primissimo piano”.