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07/05/2020 - ATTESA PER IL DECRETO DI MAGGIO

“La voglia di tornare alla normalità, anche se gradualmente, è davvero tanta – sono le parole dell’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio – e sarà di vitale importanza adesso cercare di inquadrare con lucidità e lungimiranza la situazione per gestire al meglio il ripristino delle attività quotidiane, a iniziare dal mondo del lavoro. Bisognerà però fare molta attenzione e continuare a rispettare le direttive fornite dalle istituzioni, per evitare che i sacrifici finora compiuti da tutti possano venire vanificati, col rischio di una nuova grave crisi sanitaria e di un collasso economico e produttivo che potrebbe avere effetti ancor più devastanti. Ora più che mai – aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio – serve fare appello al senso di responsabilità di ogni singolo cittadino per far sì che, poco a poco, si possa dare il via a una nuova fase, con il tanto sospirato ritorno alla normalità. E parallelamente siamo tutti in attesa dei prossimi provvedimenti governativi per capire in che modo verrà regolamentata la ripresa di determinate attività”.

Dopo due mesi irreali, passati in isolamento e caratterizzati dalla paralisi pressoché totale del Paese e delle sue attività produttive, con gravi ripercussioni economiche a fare da sfondo al dramma sanitario in corso, si avverte dappertutto la possibilità che, poco a poco, questo periodo da incubo, assolutamente imprevedibile e sicuramente scioccante, possa avviarsi verso la conclusione. A questo punto però il rischio più grande, da cui gli esperti stanno cercando in tutti i modi di metterci in guardia, è l’eccessiva leggerezza nel tornare alla vita di tutti i giorni. Se è fisiologico che in ciascuno di noi sia fortissima l’esigenza di uscire, incontrare le persone care, andare al lavoro, è altrettanto vero che bisogna continuare a stare attenti ed è più che mai necessario, in questa delicatissima fase, non abbassare la guardia e seguire pedissequamente le indicazione fornite dalle autorità. Il rischio di una risalita dei contagi sarebbe davvero molto pericoloso, sia a livello morale, considerando che si inizia a vedere la fine di un periodo difficile per tutti da ogni punto di vista, sia perché il sistema sanitario è duramente provato dalla battaglia immane sostenuta, sia perché la situazione del lavoro è a un punto davvero critico e un nuovo passo indietro in merito alla ripresa occupazionale sarebbe quasi impossibile da assorbire per l’intero tessuto produttivo nazionale.

Provando a focalizzare l’attenzione sulla questione economica in particolare, l’attesa adesso è tutta rivolta alla pubblicazione del decreto di maggio, strumento che dovrebbe dettare le linee guida per il coordinamento e la regolamentazione della fase di ripresa vera e propria. È abbastanza comune l’opinione che il mese appena iniziato sia quello interlocutorio, quello in cui si crea il primo passaggio concreto verso la fase post-Covid 19. E proprio in virtù di tali considerazioni, le prossime settimane rappresentano un momento cruciale per far sì che i grandi sacrifici messi in atto da tutti non vadano perduti e possano davvero rappresentare l’inizio della normalizzazione. Sono davvero tanti i punti da chiarire, dall’utilizzo delle mascherine alla riorganizzazione delle aziende, dal sostegno a imprese e lavoratori al rilancio del turismo, dal monitoraggio della situazione sanitaria all’utilizzo di strumenti come cassa integrazione e bonus. Reputiamo che non sia il caso di sbilanciarsi adesso con previsioni e ipotesi, nonostante esistano numerose indicazioni anche attendibili, e che sia preferibile attendere notizie che arriveranno in maniera precisa nei prossimi giorni.

“La sensazione che stia arrivando il momento decisivo per capire in che modo verremo fuori da una situazione surreale e drammatica è abbastanza diffusa – afferma l’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio – ed è importante capire che occorre fare un ultimo sforzo come collettività per superare questa fase difficile. Si tratta di un momento molto delicato e tutti devono fare la propria parte; ovviamente, ci si aspetta che anche da parte delle Istituzioni possano arrivare segnali di un certo spessore e provvedimenti capaci di sostenere realmente il Paese da ogni punto di vista, specialmente a livello economico e occupazionale. Bisogna affrontare le difficoltà a cui sono inesorabilmente andati incontro lavoratori e aziende – conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio – e anche a livello fiscale serve dare una svolta a un quadro generale difficile già prima della pandemia e adesso ancor più complicato. Ok a bonus e agevolazioni ad hoc e riservate a determinate categorie, ma crediamo che i tempi siano ormai maturi per una vera riforma fiscale ormai non più rinviabile”.