25/05/2020 - ADEGUAMENTO LUOGHI DI LAVORO, UN BONUS PER COPRIRE LE SPESE
Seppur in maniera graduale, con tutte le accortezze del caso e con la necessità di seguire pedissequamente le disposizioni di legge ad hoc, è iniziata la tanto attesa fase della ripartenza, che si concretizza soprattutto attraverso la riapertura di tanti locali e la ripresa delle attività produttive. Ma se tale importantissima fase è adesso possibile a livello normativo, per tanti imprenditori non lo è automaticamente a livello pratico: permangono infatti tantissime difficoltà di natura organizzativa e sorgono problematiche economiche tutt’altro che trascurabili relativamente al processo di messa a norma di locali quali hotel, parrucchieri, centri estetici, bar e ristoranti affinché i vari esercizi commerciali possano risultare in linea con quanto disposto dalle istituzioni. Per provare a sostenere l’economia nostrana e quindi i soggetti che si trovano loro malgrado a dover fronteggiare tali nuove disposizioni, tendendo conto fra l’altro dei mesi precedenti caratterizzati da chiusura forzata, lo Stato prevede alcune agevolazioni: in particolare, nell’ormai celeberrimo Decreto Rilancio pubblicato il 19 maggio scorso, viene introdotto all’articolo 120 un credito di imposta nuovo, che risponde al nome di “adeguamento degli ambienti di lavoro”. Il bonus in questione, destinato quindi a teatri e cinema, oltre che ai summenzionati esercizi commerciali quali bar, alberghi, ristoranti, si sostanzia in un credito di imposta del 60% delle spese affrontate nel corso del 2020 proprio per l’adeguamento degli ambienti di lavoro; va altresì aggiunto che per ogni beneficiario è previsto un tetto massimo di tale beneficio che non può superare la somma di 80mila euro. Il beneficio può tra l’altro essere cumulabile con agevolazioni relative a spese dello stesso tipo e può essere utilizzato solo ed esclusivamente in compensazione nel corso del prossimo anno. L’articolo 122 è parimenti interessante per quanto disposto dall’articolo 120, poiché chiarisce che il credito di imposta di tale Decreto può essere ceduto a banche, istituti finanziari e, più in generale, a soggetti terzi. Per maggiori informazioni sulle spese ammesse, sui soggetti interessati e su tutto ciò che riguarda il mondo del Fisco restiamo a tua disposizione.