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05/06/2020 - PAGAMENTI, PROROGHE DELLE SCADENZE E REGOLE MENO SEVERE
Al comma 1, lettera a dell’articolo 154, il Decreto Rilancio (tecnicamente “Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020) afferma che “le parole 31 maggio sono sostituite dalle seguenti: 31 agosto 2020”; il cambiamento in questione si riferisce a un mutamento preciso di scadenze fiscali che interessa tantissimi contribuenti. Le novità riguardano il sempre delicato tema delle riscossioni e, andando più nello specifico, prevedono la sospensione dei termini di versamento legati ad avvisi di debito e avvisi di accertamento facenti capo all’Agente di riscossione, nonché alle cartelle di pagamento; va tra l’altro aggiunto che la sospensione di cui si parla comprende pure la notifica di nuove cartelle, delle procedure e degli atti di riscossione. Tutti i pagamenti compresi nel periodo iniziato l’8 marzo sono dunque rinviati alla nuova scadenza che, come sappiamo, era stata fissata precedentemente al 31 maggio e adesso è ulteriormente prorogata al 31 agosto 2020: i versamenti indicati dalle norme in vigore dovranno poi essere effettuati entro il mese successivo, vale a dire entro la data ultima del 30 settembre 2020, in un’unica soluzione. Le rate relative a determinati istituti agevolativi che scadono nel corso del 2020, se non versate entro le relative scadenze fissate in precedenza, potranno essere pagate entro la nuova scadenza, fissata al 10 dicembre 2020: tra questi istituti rientrano, e titolo di esempio, il “saldo e stralcio” e la “rottamazione-ter”. Ancora, si arrestano provvedimenti drastici come il pignoramento a pensioni e stipendi e si introducono regole meno severe per quel che concerne le rateizzazioni e alcune novità pure in tema di pagamenti dell’Amministrazione Pubblica.