10/07/2020 - FISCO, ESSENZIALE UNA RIFORMA CHE TENGA CONTO DELLE ESIGENZE REALI
“Da anni ci battiamo affinché si realizzi una riforma fiscale profonda ed estesa – sono le parole dell’Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio – e finalmente questa battaglia che reputiamo fondamentale sta, piano piano, portando finalmente a dei risultati concreti. Come noi, del resto, sono tantissimi gli addetti ai lavori che reputano ormai ineludibile tale necessità e, sebbene l’emergenza Covid abbia ovviamente causato uno stop del processo di pianificazione di tale riforma per consentire di fronteggiare al meglio una situazione drammatica i cui strascichi ancora sono ben evidenti, adesso si parla nuovamente in maniera sempre più assidua di una riforma fiscale di ampia portata. Nel salutare con soddisfazione e, perché no, con sollievo, tale tendenza diffusa, siamo però altrettanto convinti di una cosa: la riforma fiscale rappresenta un’occasione enorme che non deve essere sprecata – aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio – e i rischi in tal senso vanno disinnescati da subito e con grande decisione. Una riforma raffazzonata, pasticciata o realizzata per cercare di assecondare esigenze elettorali sarebbe davvero un errore imperdonabile che danneggerebbe l’intera collettività”.
Come tutte le grandi occasioni, anche quella che risponde al nome di “riforma fiscale” reca con sé parecchie insidie circa la possibilità di non essere adeguatamente sfruttata; e tale rischio va scongiurato assolutamente, visto che tale occasione si riferisce a un qualcosa atteso da decenni e che il momento che stiamo vivendo è il meno adatto in assoluto per non cogliere ogni minima occasione di crescita per un Paese in grande difficoltà da oltre dieci anni e attualmente fermo a un crocevia che può segnare in maniera importante, se non decisiva, i prossimi anni, con effetti notevoli già nell’immediato. Fra un recessione che continua a produrre i suoi effetti nefasti, la persistenza di problemi atavici come evasione fiscale e occupazione balbettante e per ultimo il dramma globale del Coronavirus a cui l’Italia non ha potuto sottrarsi, come del resto ogni altra nazione, il Belpaese si scopre sempre più fragile e in balia di una crisi economica e lavorativa, con pericolose ricadute sociali, che impone un deciso cambiamento. Urge mettere sul piatto proposte capaci di invertire davvero la rotta, nell’interesse di tutti.
Andando un po’ più nello specifico del tema al centro del dibattito, ossia la realizzazione della tanto invocata riforma del Fisco, si moltiplicano proprio gli inviti a tener conto di aspetti oggettivi importanti senza cedere alla tentazione di proclami aventi come obiettivo quello di raccogliere consensi ma poi privi di contenuti realmente realizzabili. Tra le cose più importanti da sottolineare c’è sempre la necessità di avere una visione complessiva capace di dare un quadro d’insieme globale, senza promettere una fantomatica riduzione delle tasse e delle imposte che non abbia basi solide. Ad esempio, il ricorso indiscriminato a strumenti quali bonus, sgravi e incentivi rischia di erodere ulteriormente la base imponibile dei diversi tributi, tanto da rendere il sistema fiscale iniquo e complicare la crescita economica invece che favorirla. E accanto a un ripensamento della concezione di base imponibile, con i Bonus pensati come strumenti da utilizzare all’interno di un sistema vasto e ben organizzato e non in maniera indipendente dal contesto fiscale globale, occorre puntare con decisione al concetto di semplificazione che, insieme a quelli di trasparenza e equità, deve rappresentare il caposaldo essenziale della riforma.
“Per l’universo fiscale, e di conseguenza per tutto il sistema economico e sociale italiano, quella attuale è una fase di grandissima importanza – dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – e bisogna tener ben presente tale realtà per affrontare con la dovuta serietà la riforma. Si tratta di un’azione dal valore inestimabile, capace davvero di agire con grande efficacia sia a livello pratico che a livello simbolico. Siamo infatti persuasi che una riforma fiscale ben congeniata e messa in pratica senza indugi possa avere effetti molto positivi anche sul sentire comune. Sebbene il rispetto delle norme e, nello specifico, la lotta ai fenomeni di evasione e di elusione fiscale debbano rappresentare per tutti un valore condiviso che va a beneficio di tutta la collettività, reputiamo che un Fisco rinnovato e un nuovo rapporto fra Erario e cittadini – conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio – possano avere un grande impatto a livello culturale, specialmente se valori come sostenibilità, trasparenza ed equità sapranno imporsi in maniera chiara e inequivocabile”.