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15/07/2020 - OK ALLA DETRAZIONE PER SPESE VETERINARIE
Sempre più spesso, col passar del tempo, è facile trovare nei nuclei famigliari del nostro Paese un animale domestico a fare compagnia: la presenza di amici a quattro zampe o di qualsiasi altro genere ha un suo effetto anche per quel che concerne la normativa italiana sotto diversi aspetti, compreso quello fiscale. Le spese sostenute per la cura di animali detenuti in maniera legale, non solo a scopo di compagnia ma anche per la pratica sportiva, son infatti da considerarsi detraibili. Restano escluse da tale beneficio le spese affrontate per animali che vengono allevati per altre motivazioni, come ad esempio nell’ambito di attività di natura agricola; va da sé, com’è facile immaginare, che non si ha diritto ad alcuna detrazione per le spese relative alla cura di animali utilizzati per attività illecite. La detrazione prevista per legge, così come previsto dall’articolo 1, comma 15, lett. C-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, per le spese veterinarie sostenute perla cura degli animali è pari al 19%: tra le spese detraibili, quindi, quelle riconducibili alla prestazione del medico veterinario, così come quelle necessarie per l’acquisto dei medicinali che il medesimo veterinario prescrive, per le analisi di laboratorio e per eventuali interventi presso le cliniche veterinarie; sono altresì detraibili le spese per l’acquisto di farmaci senza obbligo di prescrizione medica e di farmaci venduti in strutture in genere autorizzate dal Ministero della Salute (quindi anche diverse dalle farmacie). Bisogna però tenere conto del fatto che dal 1° gennaio 2020 la detrazione viene applicata per la parte eccedente la quota di 129,11 euro e fino a un importo massimo di 500 euro, e fino al 31 dicembre 2019 sempre per la parte eccedente 129,11 euro ma fino a un importo massimo fissato a 387,34 euro. Tali limiti riguardano l’ammontare complessivo delle spese affrontate dal contribuente e non dipende dal numero di animali che si possiede.