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04/08/2020 - CANI GUIDA PER NON VEDENTI, CHIARIMENTI SULLA DETRAZIONE

La presenza di animali domestici nei nuclei familiari è una realtà sempre più consolidata nel nostro Paese e, di conseguenza, anche le leggi e le norme che regolano la nostra quotidianità hanno via via dato sempre più spazio a questo argomento. Anche in ambito fiscale è possibile informarsi su detrazioni e agevolazioni relative alla presenza di animali e alle loro cure. Esistono poi situazioni diverse, in cui la presenza di un animale è reputata giustamente indispensabile: ci riferiamo nello specifico ai cani guida per non vedenti, rispetto ai quali sono previste apposite indicazioni nel nostro sistema normativo. Partiamo col dire, a tale riguardo, che l’acquisto e il mantenimento del cane guida per soggetti non vedenti dà diritto ad accedere a determinate detrazioni fiscali: va altresì aggiunto che tali detrazioni spettano di diritto pure ai familiari del soggetto in questione, qualora il non vedente risulti a carico del familiare in oggetto. I soggetti non vedenti sono indicati in maniera precisa dalla Circolare n. 19/E dell’Agenzia delle Entrate, che dice “I non vedenti sono le persone colpite da cecità assoluta, parziale, o che hanno un residuo visivo non superiore a un decimo a entrambi gli occhi con eventuale correzione”, rimandando poi alla Legge n. 138 del 3 aprile 2001. La persona non vedente potrà portare in detrazione il 19% della spesa sostenuta per l’acquisto del cane guida, e potrà però farlo solo una volta in un quadriennio, a meno che non si verifichi la perdita del cane; il contribuente ha facoltà di scegliere se utilizzare la detrazione in un’unica soluzione oppure in quattro quote annuali di uguale importo. Il contribuente potrà anche beneficiare di una detrazione forfetaria pari alla somma di 1.000 euro per le spese affrontate per mantenere il cane guida: in tal caso però la detrazione forfetaria non è consentita per il familiare del soggetto in questione, neanche se questi è a carico del familiare.