31/07/2020 - RIFORMA: PER LE PARTITE IVA IN ARRIVO NOVITĄ IMPORTANTI
“L’estate che stiamo vivendo – afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - rappresenta sicuramente un unicum nella storia recente, per via di una serie infinita di ragioni che riguardano eventi le cui conseguenze sono destinate a lasciare un’impronta notevole sul lungo periodo. Gli anni a venire saranno inevitabilmente influenzati da quanto accaduto nel 2020 e da ciò che ancora succederà: sperando con tutte le forze che la terribile pandemia tuttora in corso in tutto il mondo possa continuare a scemare, gli effetti a livello sociale, psicologico, economico e normativo sono sicuramente destinati a caratterizzare in maniera davvero importante la seconda parte dell’anno in corso e a trascinarsi poi per i mesi successivi. Per quel che concerne il nostro Paese poi, siamo attualmente nel vivo di discussioni di fondamentale importanza in ambito fiscale: la riforma tanto attesa e tanto invocata – aggiunge l’Amministratore Unico del Caf Italia – pare prendere finalmente forma anche se gli argomenti da trattare sono tanti e le posizioni degli attori in gioco spesso presentano differenze di un certo rilievo. Vediamo adesso che piega prenderanno gli eventi e attendiamo l’evoluzione delle discussioni, sperando si possa presto giungere alla realizzazione di un Fisco diverso, moderno e attento alla realtà che è chiamato a regolamentare”.
Nell’universo lavorativo e in quello fiscale, la categoria delle Partite Iva incarna da sempre le complessità e i paradossi del Paese, specialmente per quel che riguarda la difficoltà di mettere in atto una rivoluzione basata sulla trasparenza, l’inequivocabilità delle norme, la semplificazione delle procedure e la chiarezza dei rapporti tra lavoratori e datori di lavoro, nonché fra contribuenti e Fisco. Nella giungla di forme contrattuali esistenti, in cui spesso il malcapitato lavoratore si trova del tutto spaesato e privo degli strumenti adatti per poter comprendere appieno la propria posizione e l’alveo di diritti e doveri ad essa connessi, anche il rapporto con l’Erario risulta difficile da gestire, sia dal punto di vista della complessità (tra saldi, acconti, scadenze, anticipi, detrazioni, ecc.), sia riguardo la sostenibilità a livello di costi. Nonostante la grande attenzione mediatica che da sempre monitora situazioni molto particolari, nonostante la palese violazione delle norme su come viene gestito il rapporto fra lavoratori con Partita Iva e aziende, il cui legame contiene gli obblighi tipici del lavoro dipendente senza per questo garantirne i medesimi diritti, il tema non è mai stato realmente affrontato con risultati apprezzabili.
Dal punto di vista del rapporto col Fisco, le discussioni relative alla riforma che sta prendendo corpo riguardano anche tale categoria e iniziano a farsi strada determinate proposte che potrebbero trasformarsi in provvedimenti concreti. Sempre nel tentativo di favorire un processo di semplificazione nei rapporti tra lavoratori ed Erario, inizia a circolare un’idea che sta già facendo molto discutere: si parla, in particolare, della possibilità di far sì che il pagamento delle tasse per i lavoratori con Partita Iva avvenga mediante prelievo automatico dal conto corrente. Se da una parte, com’era largamente prevedibile potesse accadere, la proposta ha fatto storcere il naso a parecchie persone, per via del fatto che si andrebbe a istituzionalizzare un sistema basato su un prelievo diretto e automatico dai conti, cosa sicuramente poco gradita, dall’altro, si andrebbe però decisamente nella direzione di un processo di semplificazione necessario, poiché i lavoratori con Partita Iva si troverebbero a pagare le tasse sulla base del principio di cassa, abbandonando quindi la dinamica di saldi e acconti. In concreto, si parla di una riscrittura del calendario fiscale, poiché si parla di un sistema di tasse mensili o trimestrali.
“Un nuovo calendario fiscale è una possibilità più che mai concreta nel difficoltoso ma necessario processo di riforma a 360 gradi. Certo – sostiene la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – il capitolo delle Partite Iva è particolarmente spinoso, anche perché in tutta onestà la gestione di questa particolare forma di lavoro è risultata, negli anni, inadeguata. Occorre anche qui intervenire in maniera efficace e profonda, per consentire a tutti i lavoratori appartenenti a qualsivoglia categoria di poter contare su regole certe e su un sistema fiscale semplificato, equo e trasparente, oltre che sostenibile. Siamo più che mai pronti ad analizzare tutte le proposte che si succederanno in questa difficile fase di costruzione della riforma e siamo più che mai convinti della necessità che presto possano trovare concreta applicazione le iniziative migliori – conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio – per dare finalmente al Paese uno strumento nuovo, indispensabile e capace di dare un impulso concreto alla ripresa economica e occupazionale”.