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07/08/2020 - RIFORMA FISCALE OPPORTUNITÀ DA NON SPRECARE PER LASCIARSI ALLE SPALLE UN PERIODO MOLTO DIFFICILE E

“Solitamente la pausa estiva, seppur breve, serve a tracciare una sorta di bilancio e a favorire un momento di analisi che a nostro avviso è di fondamentale importanza – sostiene la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia – per riflettere su quanto accaduto, per immaginare cosa succederà nel breve periodo e per essere sempre pronti nel nostro lavoro a beneficio dei contribuenti. È innegabile che i mesi che abbiamo vissuto sono stati duri oltre ogni previsione, con un dramma di proporzioni globali che ha messo in difficoltà tutti i Paesi e che ha minato parecchie certezze a tutti i livelli. Ci siamo scoperti vulnerabili e la paura ha dominato tutti per tante settimane. Adesso, nella speranza che i progressi registrati continuino e possano scongiurare ulteriori periodi di panico, con conseguenze disastrose anche dal punto di vista economico, occorre più che mai rimboccarsi le maniche e studiare le soluzioni utili per reagire e consentire finalmente al Paese di ripartire. Quelle che seguiranno saranno settimane di grande fervore, di discussioni e confronti, di proposte e analisi, visto che finalmente pare sia arrivato il momento buono per la tanto attesa riforma fiscale. Le aspettative, è inutile girarci troppo attorno, sono altissime, per tutta una serie di ragioni: è un’occasione irripetibile per lasciarsi alle spalle i mesi segnati dall’emergenza sanitaria ed economica, provando a superare di slancio anni e anni di una crisi che ha fatto piombare l’Italia in una recessione da cui, fondamentalmente, non siamo mai usciti. Concentrandoci anche solo sull’aspetto meramente tecnico, è un eufemismo dire che i tempi sono ormai maturi per un rinnovamento profondo, organico e complessivo dell’intero sistema fiscale: dopo la riforma degli anni ’70, infatti, non è stato mai dato un seguito a questo tipo di operazione, tanto che oggi ci troviamo con un sistema fiscale sempre più in difficoltà nel cogliere le novità, peraltro molto significative, che hanno investito ogni aspetto della società negli ultimi decenni. Inoltre, a livello culturale e di mentalità, è possibile essere parecchio ambiziosi: se si riuscirà a sfruttare al meglio la straordinaria opportunità che la riforma fiscale rappresenta, si potrà creare davvero un nuovo patto fra Stato e cittadini, fra Erario e contribuenti, poggiando le basi della riforma su equità, trasparenza, sostenibilità, semplificazione. In altri termini, un Fisco capace di intercettare e capire le reali esigenze di aziende e lavoratori, di pensionati e disoccupati, di ogni categoria e di conseguenza di ogni singolo cittadino, sicuramente un Fisco che appare meno arcigno, ostile e addirittura insensibile: e sulla basi di un nuovo patto, si potrà parlare anche alle nuove generazioni e far capire loro come il rispetto delle norme in genere, e con particolare riferimento alla lotta ai fenomeni di evasione ed elusione fiscale, siano principi di assoluto valore per costruire insieme una società migliore, un Paese in cui i rapporti fra cittadini e Stato non siano improntati alla diffidenza e all’ostilità, ma alla collaborazione e al rispetto di tutti”.