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26/08/2020 - ECCO I DECRETI ATTUATIVI PER IL SOSTEGNO AL PATRIMONIO DELLE PMI

Il sistema produttivo italiano ha determinate caratteristiche delle quali bisogna obbligatoriamente tenere conto nel pianificare e mettere in atto le opportune strategie di rilancio a beneficio dell’economia nostrana; la dura realtà rappresentata dalla diffusione del Covid – 19, che ha minato in maniera pesante il mondo del lavoro (peraltro già da parecchi anni in grave difficoltà) , ha posto l’accento in maniera ancora più marcata sulla necessità ineludibile di intervenire in maniera profonda sul modello produttivo del nostro Paese. E tra le peculiarità più importanti della nostra economia, un posto di rilievo spetta indubbiamente al mondo delle piccole e medie imprese, la cui importanza è di altissimo livello e verso cui occorre sempre avere grande attenzione per sostenerle e incentivarne la crescita. A questo riguardo va segnalato come, finalmente, sia arrivata la firma dei decreti attuativi sul credito di imposta e sul Fondo Patrimonio delle PMI, così come previsto dal Decreto Rilancio, ossia il Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020: a rendere noto tale importante passaggio è il comunicato a data 10 agosto 2020 del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Grazie alla firma dei decreti attuativi vengono rese operative le misure per il sostegno alla patrimonializzazione delle piccole e medie imprese in difficoltà. In particolare, le misure previste si sostanziano in un credito di imposta pari al 20% delle somme investite, con tetto massimo di investimento pari a 2 milioni di euro e partecipazione posseduta fino alla data del 31 dicembre 2023, per i soggetti che effettuano conferimenti in denaro per dar vita a un aumento di capitale in una o più società; inoltre, è previsto un ulteriore credito pari al 50% delle perdite che eccedono il 10% del patrimonio netto, fino a concorrenza del 30% dell’aumento del capitale medesimo. Con l’istituzione del Fondo Patrimonio Pmi sarà possibile poi sottoscrivere titoli di debito oppure obbligazioni di imprese che presentino ricavi eccedenti i 10 milioni di euro che effettuano un aumento di capitale pari almeno ai 250mila euro. Obiettivo precipuo di queste misure è rafforzare la struttura patrimoniale del sistema delle piccole e medie imprese italiane e la possibilità per le stesse di poter contare su importanti somme di liquidità immediata.