02/09/2020 - CON IMMOBILE ABITATIVO STRUMENTALE PER ATTIVITĄ DI B&B, OK AL BONUS LOCAZIONI
Strumenti quali bonus, agevolazioni di varia natura, proroghe e quant’altro hanno consentito in molti casi ai contribuenti di prendere fiato al cospetto delle gravi conseguenze economiche legate alla diffusione del coronavirus in Italia e al successivo periodo di chiusura delle attività produttive; il ricorso a tali strumenti è stato molto ampio e generalizzato, tanto da invitare addirittura a una riflessione sull’opportunità di limitare la messa in atto di questo tipo di soluzioni che, sicuramente utili nel breve periodo, rischiano di far passare in secondo piano la necessità ormai ineludibile di una riforma fiscale di ampio respiro e, più in generale, di interventi strutturali pensati sul lungo periodo. Ad ogni modo, in questa sede ci limitiamo a descrivere le caratteristiche dei diversi interventi, rimandando ad altre occasioni le riflessioni più generali. Soffermandoci sul tema dei bonus, reputiamo interessante fare riferimento al contenuto della Circolare n. 25/E del 20 agosto scorso, a firma dell’Agenzia delle Entrate, con cui si va a integrare quanto disposto con una precedente circolare, precisamente la n. 14/E risalente al 6 giugno 2020. L’argomento in questione è legato al modo in cui viene disciplinata l’attuazione del bonus locazioni: nello specifico, viene chiarito che tale agevolazione spetta nella misura del 60% o del 30% per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo oggetto di locazione, specificando come sia fondamentale allo scopo che gli immobili a cui si fa riferimento siano destinati allo svolgimento delle attività comprese nell’elenco dell’articolo 28 del Decreto Rilancio, indipendentemente dalla categoria catastale. In definitiva, il bonus locazioni può essere applicato esclusivamente qualora l’immobile locato a uso abitativo sia strumentale all’attività di Bed and breakfast svolta in modo imprenditoriale.