29/09/2020 - INCENTIVI E VEICOLI ELETTRICI, CHIARIMENTI
Il rispetto dell'ambiente ha come voce di fondamentale importanza la lotta all'inquinamento e la riduzione dei livelli di smog, in particolar modo naturalmente nei grossi centri urbani e nelle zone più densamente trafficate. In merito a tale argomento arriva un chiarimento importante a firma dell'Agenzia delle Entrate che, nello specifico, con Risposta n. 412 dello scorso 25 settembre, fornisce spiegazioni a un contribuente in merito a ciò che accade a livello di agevolazione fiscale nel caso di richiesta al proprio fornitore di energia di un aumento di potenza per poter così fronteggiare le esigenze domestiche nonché quelle riguardanti la ricarica del veicolo in suo possesso. In merito al capitolo incentivi riconducibile a tale materia, le Entrate si esprimono richiamando quanto evidenziato con il contenuto della Circolare n. 19/E risalente alla data dell'8 luglio 2020, mediante cui si sottolinea come il tetto di spesa fissato a 3.000 euro previsto per legge che comprende i costi legati all'aumento di potenza impegnata del contatore dell'energia elettrica fino al limite di 7 km, è da considerarsi annuale e fa riferimento a ciascun intervento di acquisto e di posa in opera delle infrastrutture di ricarica. In altri termini, quindi, per avere accesso al beneficio fiscale di legge, il contribuente ha facoltà di aggiungere fino a un limite massimo di 7 kg all'utenza in suo possesso, col diritto di usufruire dell'agevolazione in questione sia per le spese riguardanti l'acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica, sia per quel che concerne i costi relativi alla richiesta di potenza aggiuntiva.