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11/12/2020 - UE, ACCORDO RAGGIUNTO FRA I DIVERSI LEADER

"In un momento storico così delicato e complesso, pieno di dubbi, paure e incertezze - sono le parole della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - è di vitale importanza unire le forze e dare fondo a tutte le risorse per superare un nemico di tale portata e la cui comparsa, fino a un anno fa, non era possibile da prevedere. Il mondo intero è purtroppo ripiombato in una situazione di emergenza sanitaria e anche dal punto di vista economico esistono difficoltà enormi che accomunano le diverse economie: solamente attraverso un percorso comune e condiviso - continua la Dottoressa Maria Emilda Sergio - sarà davvero possibile reagire in maniera efficace e provare a far sì che, poco a poco, si torni alla normalità a cui eravamo abituati".

In questo anno particolarmente travagliato tutti i Paesi del mondo hanno dovuto fare i conti con una situazione neanche lontanamente immaginabile nello stesso periodo dell'anno scorso: una pandemia di tali dimensioni, infatti, era facilmente collocabile più che altro in qualche romanzo distopico, ma purtroppo quanto accaduto nel corso del 2020 a causa della diffusione del Coronavirus non appartiene a un romanzo di fantascienza, ma alla realtà del nostro quotidiano. Al cospetto di quanto avvenuto è comprensibile come i vari governi e la stessa comunità scientifica si siano trovati inizialmente impreparati: ciò che desta maggiori perplessità e che ha dato vita a polemiche e discussioni, facendo sì che purtroppo tale situazione prestasse il fianco anche a speculazioni politiche di ogni genere a tutte le latitudini, è che dopo una prima fase di assestamento e il conseguimento poi di risultati incoraggianti nel tentativo di contrastare la portata della pandemia e la speranza di poter tornare a una vita normale, moltissimi Paesi si siano trovati a dover fare i conti con una situazione da incubo. Migliaia di vittime, aumento dei contagi impossibile da contenere e ricorso a misure restrittive particolarmente severe, unitamente a sistemi economici in crisi profonda, sono elementi che hanno accomunato diversi governi, compresi quelli facenti parte dell'area UE. E proprio la mancanza di cooridnamento tra gli Stati europei ha gettato benzina sul fuoco e creato ulteriori momenti di tensione e di preoccupazione.

La necessità che si arrivasse a una condivisione di punti di vista e di strategie fra i Paesi dell'Unione Europea era avvertita ormai come ineludibile e, fortunatamente, sono arrivati segnali incoraggianti in tal senso da Bruxelles: finalmente i leader europei hanno trovato un accordo su temi quali il Recovery Fund e il Next Generation UE. In seno all'Unione Europea non mancano esplicite espressioni di soddisfazione, perchè si punta adesso a un cammino condiviso per quel che concerne la ripresa delle economie di tutti e 27 i Paesi coinvolti, nel segno di una importante transizione verde e digitale e un impulso deciso alla ripresa con il pacchetto di risorse messe a disposizione. In tale ottica crescerà il massimale delle risorse dell'Unione Europea, risorse che costituiscono la necessaria garazia per l'emissione obbligazionaria per prestiti e sovvenioni contro la crisi per i diversi Stati, per un totale di 750 miliardi di euro. Si tratta di un accordo che infonde nuovo vigore alla speranza di una ripresa a targa UE, da cui ogni Stato dovrà saper trarre profitto per superare una fase storica unica nel suo genere.

"Alla luce degli importantissimi sviluppi in ambito europeo - è il commento dell'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - la situazione odierna presenta sicuramente nuovi aspetti positivi che non possono essere ignorati o trascurati. La collaborazione può davvero essere una chiave decisiva in questo momento, specialmente se i vari governi sapranno sostenersi e aiutarsi in maniera concreta e mettendo al primo posto il bene comune. Ripetiamo ciò che diciamo da mesi: nei momenti di difficoltà in particolare, il ricorso a tutte le risorse possibili e la piena collaborazione fra tutti gli attori coinvolti - conclude l'Amministratore Unico del Caf Italia - è la sola strada percorribile per ottenre risultati efficaci in tempi ragionevoli".