12/01/2021 - INCENTIVI PER INIZIATIVE IN ZONE IN DIFFICOLTÀ
In un periodo particolarmente complesso come quello che stiamo vivendo, sorgono alcune nuove problematiche a cui non è facile far fronte, anche perchè allo stesso tempo si acuiscono le difficoltà legate a criticità presenti da tempo e mai risolte. E proprio in riferimento a queste difficoltà croniche il nostro Paese prova ad adottare soluzioni che si spera possano risultare efficaci tanto nella situazione attuale, caratterizzata dal dramma della pandemia, quanto nel medio e lungo periodo e in una situazione di ritrovata normalità. A tal proposito, occorre evidenziare come la Legge di Bilancio 2021 provi ad andare in questa direzione, almeno per quanto riguarda il tentativo di agevolare l'imprenditoria nelle così dette ZES, ossia le Zone Economiche Speciali, vale a dire quelle aree che, secondo le norme europee, sono in transizione o meno sviluppate: nello specifico, le nuove iniziative economiche portate avanti in queste zone saranno soggette a un beneficio particolare di natura fiscale, che si concretizza nella riduzione del 50% dell'imposta sul reddito. Esistono naturalmente delle condizioni imprescindibili affinché tale agevolazione trovi applicazione, poiché è indispensabile che l'attività avviata nell'area ZES venga mantenuta per un tempo minimo di 10 anni, che sempre per almeno 10 anni vengano conservati i posti di lavoro creati nell'ambito di tale attività nella zona a economia speciale e che le imprese che usufruiscono del beneficio non siano in liquidazione o in fase di scioglimento. Per completezza di informazione, ricordiamo che le regioni italiane considerate meno sviluppate, poiché il PIL procapite è inferiore al 75% della media europea, sono Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia; sono invece considerate in transizione Abruzzo, Molise e Sardegna, poiché il PIL procapite in tali regioni è compreso fra il 75% e il 90% della media europea.