Arrivano chiarimenti molto interessanti su un tema notoriamente molto delicato e che, in questa particolare fase storico-sociale caratterizzata dall'emergenza sanitaria da Coronavirus e dalle conseguenti, diffuse difficoltà economiche, diventa senza dubbio ancor più spinoso: stiamo facendo riferimento alle cartelle esattoriali e alla possibilità di rottamazione. A fornire le nuove informazioni sull'argomento è una risposta di Telefisco 2021 dell'Agenzia delle Entrate Riscossione che si riferisce nello specifico ai soggetti che, a fine 2019, siano decaduti da una rottamazione qualsiasi degli affidamento e con dilazioni pregresse scadute: per questi contribuenti, infatti, sarà possibile presentare la richiesta di un piano di rientro nuovo, evitando di pagare le quote pregresse. Riferimento normativo fondamentale è il Decreto Legge n. 137 del 28 ottobre 2020, poiché all'articolo 13-decies del provvedimento in questione viene specificato che, a partire dalla data di entrata in vigore del "Decreto Cura Italia", ossia l'8 marzo 2020, per i soggetti con rateazioni decaduti è possibile fare richiesta per ottenere una nuova dilazione senza l'onere di dover pagare il pregresso. La possibilità di ottenere una dilazione è legata al rispetto della scadenza del 31 dicembre 2021 per quel che concerne la presentazione della relativa istanza.