02/02/2021 - UE: LACUNE NELLO SCAMBIO DEI DATI FISCALI
Il costante progresso nella lotta ai reati di natura fiscale è sotto gli occhi di tutti e rappresenta sicuramente un momento di soddisfazione per i Paesi che sono riusciti a rendere più efficaci e affidabili gli strumenti a tutela delle casse statali. Tuttavia persistono delle criticità tutt'altro che trascurabili e in merito alle quali occorre intervenire con tempestività e servendosi delle grandi risorse che oggi sono a disposizione: per effettuare un concreto e significativo salto di qualità nella lotta a fenomeni come evasione ed elusione fiscale è ormai indispensabile la cooperazione fra i diversi Governi. Lo scambio di informazioni e il confronto costante fra i Paesi dell'area UE, ad esempio, è da considerarsi ormai imprescindibile per elevare la qualità delle operazioni volte a garantire il rispetto delle norme in materia fiscale, come si evince anche da quanto evidenziato dal report firmato dalla Corte dei Conti Europea, documento che mette in luce le lacune esistenti proprio nel sistema di scambio dei dati fiscali nell'Unione Europea. Le somme sottratte al Fisco continuano a essere molto importanti, attestandosi a circa 190 miliardi di euro all'anno nell'area UE, una cifra che corrisponde all'1,7% del Prodotto interno lordo europeo. Andando più nello specifico, secondo la Corte dei Conti Europea il sistema di scambio di informazioni di carattere fiscale appare in sé abbastanza consolidato, mentre si rende necessario un cambio dibpasso relativamente a fattori quali la garanzia della qualità dei dati, il monitoraggio e il modo in cui vengono poi utilizzate le informazioni ricevute.