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24/02/2021 - LOTTA AGLI EVASORI: CONTROLLI SUI SOCIAL IN ARRIVO?

La lotta senza quartiere ai fenomeni di evasione ed elusione fiscale rappresenta da anni una questione sempre più importante, considerando le ingenti somme di denaro che determinate pratiche sottraggono alle casse pubbliche e quindi alla collettività. Gli sforzi profusi in questo tipo di battaglia sono stati e continuano a essere notevoli e hanno indubbiamente fatto registrare risultati considerevoli, lasciando intendere che ulteriori, importanti progressi sono non soltanto ragionevolmente auspicabili, ma decisamente e realisticamente possibili: tuttavia, in numerose circostanze tali sforzi incontrano ostacoli consistenti basati su un principio di grande significato, ossia il rispetto della privacy. Terreno privilegiato del confronto fra queste due fondamentali esigenze è molto spesso il campo minato rappresentato dai Social. Fino a che punto, infatti, è lecito raccogliere e analizzare dati raccolti sui profili dei vari cittadini? Le informazioni messe insieme rastrellando i Social network fino in che modo possono essere utilizzate? E sono davvero così importanti? Le domande in tal senso sono tantissime e la sensazione è che il mondo dei Social non possa essere in ogni caso completamente trascurato, vista l'enorme incidenza che ha sulla vita di tutti. Negli ultimi tempi, in merito a tale argomento, arrivano notizie di grande interesse dalla Francia, Paese in cui il Fisco ha di fatto avviato un vero monitoraggio dei Social per rafforzare la lotta contro gli evasori, anche in conseguenza di un decreto dello scorso 13 febbraio: l'Agenzia delle Entrate avrà facoltà di verificare il livello di congruenza delle Dichiarazioni dei redditi presentate dai contribuenti servendosi anche delle varie piattaforme digitali, verificando inoltre la situazione di cittadini che, attraverso la propria attività sui Social, evidenziano una presenza costante in Patria e che invece dichiarano di avere il domicilio all'estero. Per sistematizzare e organizzare al meglio i dati le autorità si serviranno di un algoritmo di apprendimento automatico. Il sistema utilizzato in Francia ha già attirato l'attenzione degli altri Paesi e ogni Stato valuterà se è in quale misura, eventualmente, riprendere tali strumenti e applicarli.