26/02/2021 - MULTINAZIONALI ED ELUSIONE, RIVOLUZIONE IN ARRIVO IN UE
La lotta contro fenomeni fortemente deleteri per il Fisco e per tutti i cittadini, come l'evasione e l'elusione fiscale, non può perdere vigore ed efficacia - sostiene la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e deve anzi trovare sempre il modo di evolversi attraverso nuove soluzioni. In virtù di tale considerazione non possiamo che accogliere con favore le iniziative volte a garantire il più possibile il rispetto delle regole in generale e, per quel che concerne in maniera specifica il nostro lavoro, le norme di natura fiscale. Reputiamo assolutamente prioritario continuare a perfezionare gli strumenti a disposizione in tal senso - aggiunge l'amministratore Unico del Caf Italia - e crediamo sia indispensabile agire non solo in Italia e all'interno dei diversi Paesi, ma anche a livello di Unione Europea per unire le forze e mostrarsi forti e compatti in una battaglia difficile e che riguarda tutti".
Combattere in maniera compiuta e con fermezza l'elusione fiscale significa per forza di cose scegliere un approccio nuovo anche al cospetto di soggetti molto particolari, verso i quali, fino a oggi, non è stata fatta probabilmente la dovuta chiarezza, col risultato che cifre enormi sono sfuggite al Fisco, a danno di tutta la collettività. Ci riferiamo nello specifico alle Multinazionali: è stato infatti calcolato, attraverso uno studio apposito e al relativo rapporto finale, che in Europa l'elusione fiscale dei soggetti in questione faccia svanire qualcosa come 80 miliardi di dollari ogni anno, con alcuni Paesi a soffrire in maniera particolare tale situazione, prima fra tutte la Germania, seguita da Francia e Italia.
Gli strumenti utilizzati allo scopo di ottenere risultati significativi al riguardo, per cercare di invertire un trend fortemente penalizzante per le casse pubbliche, vanno per forza di cose nella direzione di intaccare i privilegi che ancora oggi proteggono alcuni giganti del mercato. Qualcosa però sembra finalmente muoversi e si parla addirittura di una possibile, piccola rivoluzione in cantiere. Potrebbe infatti essere approvato il country-by-country reporting pubblico: ma di che si tratta? In sostanza si provvederebbe a render concreto l'obbligo, a carico delle multinazionali, di rendicontare pubblicamente le attività svolte in ogni singolo Paese, col relativo, fondamentale dettaglio relativo a dove vengono realizzati i profitti e dove vengono pagate le tasse.
"La possibilità che l'Unione Europea giunga a realizzare un passo così importante rappresenta anche a livello simbolico un segnale chiaro, forte, inequivocabile destinato a tutti gli attori del sistema economico - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - perché in tal modo si potrebbe l'accento su un principio di straordinaria importanza: tutti devono seguire e rispettare le regole, muovendosi all'interno del perimetro della legalità. Restiamo pertanto fiduciosamente in attesa che tale importante cambiamento in materia fiscale possa finalmente realizzarsi - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e che ogni singolo Stato faccia di tutto per rafforzare la collaborazione nella lotta a determinati fenomeni che sottraggono risorse importantissime alle economie dei Paesi interessati".