Le difficoltà nel contenere la diffusione dei contagi e nel tenere sotto controllo la pandemia ha come inevitabile conseguenza il perdurare delle misure restrittive praticamente in tutta Italia, con ripercussioni importanti sul mondo del lavoro. Persistono infatti limitazioni diffuse che rallentano fatalmente qualsiasi tentativo di rilanciare l'economia e, in attesa di poter finalmente assistere a una costante, seppur graduale, normalizzazione della quotidianità con la conseguente adozione di misure che possano far ripartire il Paese, si continuano a mettere in atto misure specifiche e provvisorie con l'intento di aiutare i cittadini a fronteggiare oneri e spese in questa fase così delicata. A tal proposito sono previste alcune novità circa le scadenze precedentemente fissate, con l'introduzione di proroghe, sempre nella speranza che l'evolversi della situazione non ne renda necessarie altre nei prossimi mesi. Andando più nello specifico, segnaliamo come per quel che riguarda le cartelle di pagamento e gli avvisi esecutivi la sospensione dei versamenti è posticipata dal 28 febbraio al 30 aprile 2021; identica proroga anche in riferimento al pignoramento (da parte dell'agente di riscossione) di stipendi, salari o indennità di qualsiasi genere relative al rapporto di lavoro o di impiego, così come a pensione, indennità sostituitibe di pensione ad assegni di quiescenza. Altri aspetti importanti sono il pagamento della rottamazione fino al 30 novembre e la cancellazione dei debiti fino al 31 dicembre 2015.