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07/05/2021 - L'ATTUALE INCERTEZZA PESA SULLA RIPRESA

"Dubbi, incertezze e progetti non adeguatamente chiari e definiti continuano senza dubbio a rallentare la possibile ripresa economica - è quanto afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e tutto ciò incide in maniera negativa sul quadro complessivo delle economie dei singoli Paesi. Sebbene resti assolutamente d'obbligo mantenere un livello importante di prudenza e agire con ogni mezzo per contrastare la diffusione del Coronavirus, è altrettanto necessario guardare con molta attenzione a un'urgenza reale e non più procrastinabile, ossia la salute economica dei vari Stati. È tempo ormai - aggiunge l'amministratore Unico del Caf Italia - che queste due esigenze cruciali e irrinunciabili coincidano nelle premesse che muovono i governi nelle scelte circa le soluzioni da adottare".

Di recente stiamo assistendo finalmente a un cambio di prospettiva nella sfiancante lotta del mondo alla pandemia da Covid-19: prendendo a prestito un'immagine legata in genere al mondo dello sport, si ha la sensazione che non ci si limiti più a stare arroccati in difesa ma che si stia provando anche ad attaccare. Tornando all'utilizzo di termini più diretti, i governi stanno poco a poco cercando di affiancare a un atteggiamento estremamente prudente, fatto di restrizioni e misure di contenimento, un altro atteggiamento più propositivo che ha come base indispensabile la diffusione dei vaccini. In altre parole, la consapevolezza che occorre al più presto incentivare il lavoro e restituire, poco a poco, porzioni sempre più importanti di libertà e di normalità tout court sta iniziando a trovare riscontri concreti.

A fare il punto sulla situazione attraverso dettagli e indicazioni di carattere sicuramente più tecnico è una fonte autorevolissima, vale a dire la BCE. Nei giorni scorsi, infatti, la Banca Centrale Europea ha evidenziato come l'incertezza legata alla pandemia da Coronavirus e le conseguenti misure restrittive adottate dai vari Governi hanno avuto inevitabili ripercussioni sul senso di fiducia dei cittadini sul breve periodo, costantemente alle prese con cifre relative ai contagi e alle vittime ancora decisamente molto significativi. Purtroppo tutto ciò rappresenta un freno importante per il difficoltoso processo di ripresa economica, che d'altro canto ha beneficiato della campagna vaccinale e dello stimolo fornito da alcune iniziative di carattere fiscale. Le proiezioni descrivono comunque il 2021 come l'anno della svolta per quel che concerne la ripresa economica: tuttavia è opinione diffusa che, pur tenendo conto che i facili entusiasmi potrebbero avere conseguenze disastrose, come accaduto lo scorso anno, è altrettanto evidente che occorra mettere un pizzico in più di coraggio e soprattutto una pianificazione lucida e lungimirante.

"Anche da Bruxelles e dai diversi organi facenti capo all'Unione Europea arrivano segnali espliciti relativi alla necessità di cambiare marcia - dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e di puntare su una ripresa economica decisa e vigorosa, naturalmente con tutta l'attenzione del caso per la salute di tutti. Sarebbe un errore imperdonabile sottovalutare di nuovo un virus che si è purtroppo rivelato un nemico irriducibile e molto più pericoloso del previsto, ma al contempo non si può pensare di mantenere a lungo una realtà fatta di misure pesantemente restrittive e che penalizzano in maniera grave, quasi irreversibile, il sistema economico dei vari Paesi. Oggi esistono diversi strumenti che hanno dimostrato tutta la loro efficacia - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - ed è il momento di dare fondo a tutte le risorse disponibili per compiere lo sforzo necessario affinché poco a poco questo periodo tremendo possa iniziare a scivolare nel passato".