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28/05/2021 - REDDITI, ECCO COSA E' STATO DICHIARATO NEL 2020

"Il 2020 resterà per sempre negli annali come una sorta di enorme spartiacque fra il mondo prima dell'avvento del Covid - 19 e quello dopo, con tutto ciò che questa terribile pandemia ha significato - è quanto afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e speriamo che il 2021 possa invece essere ricordato come l'anno in cui si è finalmente riusciti a superare questo grande dramma sanitario che ha avuto ricadute pesantissime su tutto il resto, a partire dal lavoro e dall'economia. Sicuramente il ritorno graduale a una sorta di normalità in queste ultime settimane sta ridando fiducia e speranza all'Italia, così come accade in molti altri Paesi d'Europa e del mondo: chiaramente la strada è ancora lunga e non sarà priva di difficoltà, ma è assolutamente necessario iniziare a progettare il post-Coronavirus con coraggio, lucidità e lungimiranza. E per fare ciò - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - occorre analizzare il quadro attuale e tener conto anche di ogni informazione relativa al periodo precedente all'avvento della pandemia, al fine di avere una situazione più chiara possibile e capire gli obiettivi da raggiungere passo dopo passo".

Da oltre un anno le notizie e le informazioni fanno naturalmente riferimento al tema che ha dominato, anzi monopolizzato l'attenzione, ossia la pandemia da Coronavirus e tutto ciò che ne è derivato: tra il dramma delle vittime e il quotidiano resoconto dei contagiati, tra le speranze e le paure, le misure fortemente restrittive e le graudali riaperture, si ha comunque la sensazione che ancora a lungo tale argomento avrà uno spazio ampio nella narrazione della nostra quotidianità. Tuttavia si sta provando un po' alla volta a concentrarsi anche su altre importanti notizie e, nel nostro Paese, ritorna d'attualità il ruolo che la riforma fiscale avrà nel progetto di crescita; allo stesso tempo, si pone grande attenzione a ciò che i dati e i numeri raccontano della realtà dei conti pubblici e a tal proposito è sicuramente degno di nota il quadro relativo a quanto accaduto nel 2019 e venuto alla luce nel 2020 per quel che concerne i redditi degli italiani. Si tratta infatti del periodo immediatamente precedente alla comparsa del Covid - 19.

I dati forniti dal Dipartmento delle Finanze del Ministero dell'Economia rappresentano sicuramente un insieme molto prezioso di dati riguardo a quanto detto finora. Le informazioni in questione, relative ai redditi 2019 dichiarati quindi nel 2020, parlano di una somma complessiva totale dichiarata al Fisco che supera 884 miliardi di euro, superando in tal modo di circa 4 miliardi e mezzo di euro la somma dichiarata nell'anno precedente: sono numeri significativi, ma vi sono indubbiamente altre voci altrettanto importanti per delineare la realtà ante-Covid che, improvvisamente, sembra molto diversa e lontana da quella attuale. I dati in oggetto infatti evidenziano come circa il 70% della popolazione in Italia si collochi nella fascia di reddito che oscilla fra 15.000 e 17.000 euro, dichiarando circa il 67% dell'IRPEF totale, mentre coloro che dichiarano di percepire una somma che superi la barriera dei 70.000 euro sono appena il 4%, e dichiarano più o meno il 29% del totale IRPEF. Con un percentuale dell'83% del totale dichiarato, a fare la parte del leone sono sempre i redditi da lavoro dipendente e quelli da pensione.

"Il Fisco è uno dei temi più caldi e più importanti del momento e lo sarà senza ombra di dubbio ancora di più nei prossimi mesi - afferma l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - ed è necessario prendere nota dei dati diffusi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze in merito alla realtà che ha preceduto immediatamente il periodo della pandemia. Partendo da queste informazioni infatti si potrà provare a ripartire, ma non solo per lasciarsi alle spalle questo periodo complesso e drammatico, ma anche per correggere vecchi problemi e difficoltà croniche relative alla storia, antica e recente, del nostro Paese. I temi della partià dei diritti al lavoro, della lotta all'evasione e all'elusione, della necessità di costruire un sistema di tasse e imposte sostenibile ed equo, oltre che trasparente, del divario fra Nord e Sud del Paese, meritano un'attenta e approfondita analisi: siamo certi che sin dalle prossime settimane - conclude l'Amministratore Unico del Caf Italia - si entrerà nel vivo di un momento cruciale per il presente e per il futuro del Paese".