28/06/2021 - FORFETTARI, FONDO PERDUTO FUORI DAL REDDITO
L'articolo 1 del "Decreto Sostegni", ossia il Decreto Legge n. 41 del 22 marzo 2021, aveva stabilito il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a beneficio dei titolari di Partita IVA con regime forfettario. Si trattava di un intervento, per l'appunto, di sostegno a una categoria ben precisa al fine di compensare in parte le perdite economiche subite (in molti casi si era al cospetto di perdite davvero notevoli) a causa della pandemia da Coronavirus e delle conseguenti misure restrittive adottate con l'obiettivo di limitare i contagi. Molti potenziali beneficiari si sono dunque trovati nella conduzione di poter usufruire di una misura indubbiamente molto utile, sebbene col dubbio che la somma ricevuta potesse finire però per danneggiarli: ricordiamo che per poter godere dei vantaggi relativi all'adesione al regime forfettario è assolutamente indispensabile rispettare un criterio economico, ossia percepire redditi per un totale che non vada oltre i 65.000 euro annui. Da qui il dubbio in questione: il sostegno ricevuto in linea con quanto disposto col Decreto a Legge 41/2021 è da considerarsi nella somma che non dovrà superare la soglia stabilita? A tal proposito arriva puntuale la risposta a Interpello n. 443 dell'Agenzia delle Entrate datata 24 giugno 2021: secondo le Entrate, infatti, i contribuenti non devono includere il contributo sopra citato, previsto dal Decreto Sostegni, nel calcolo relativo al limite massimo di 65.000 euro. In altri termini, il beneficio relativo al contributo a fondo perduto a favore degli aderenti al regime forfettario non concorre alla determinazione dei compensi.