Da un anno e mezzo circa il mondo combatte contro il Covid-19, un nemico che ha messo a nudo la vulnerabilità di tutti i Paesi e che ha sconvolto e stravolto le abitudini e la quotidianità di ciascuno di noi. Dopo mesi e mesi di durissime battaglie, con un prezzo altissimo pagato in termini di vite umane, ma anche in ambito economico, sociale e psicologico, la campagna vaccinale pare finalmente aver dato una svolta decisiva: illudersi che tutto sua finito definitivamente e abbassare quindi la guardia significherebbe rischiare di buttare via i risultati ottenuti, ma indubbiamente adesso si può e si deve guardare al futuro con maggiore ottimismo e con il coraggio e la voglia di ricominciare. A tal proposito il mese di giugno del 2021 va in archivio col raggiungimento di un obiettivo che sembrava lontanissimo e che ha una valenza enorme anche a livello simbolico, oltre che pratico, per il nostro Paese: tutta Italia, finalmente, è entrata nella tanto agognata zona bianca. Si tratta di un traguardo molto particolare, perché in fin dei conti in concreto si vanno a ripristinare tantissimi elementi che eravamo abituati a considerare come del tutto normali: tuttavia, resta un traguardo decisamente importante per l'immediato e una premessa indispensabile per la costruzione di un futuro che si spera pissa restituire libertà, sicurezza e tranquillità a tutti. E in cui magari si apprezzeranno cose considerate ordinarie e verranno valorizzati valori spesso dimenticati o quantomeno trascurati. Il nostro Paese entra dunque in una nuova fase ed è dovere di tutti, come parte di una collettività che ha sofferto tanto, mettere adesso a disposizione ogni risorsa per dare nuovo slancio e lasciarsi alle spalle un periodo drammatico, trasformando la riconquista dell'ordinario in un'opportunità straordinaria.