01/07/2021 - UNIONE EUROPEA, SU ANTIRICLAGGIO SERVE MAGGIOR COOPERAZIONE
La lotta al riciclaggio rappresenta senza ombra di dubbio una priorità per ogni singolo Stato nonché per l'Unione Europea: indubbiamente il Covid-19 ha rappresentato un evento imprevedibile e di portata mondiale che, fatalmente, ha indirizzato in un certo senso attenzioni e risorse. Tuttavia, ora che la situazione è nettamente migliorata e che piano piano è stato avviato il graduale ma costante ritorno alla normalità, alcuni obiettivi importantissimi tornano alla ribalta e tra questi, per l'appunto, la battaglia contro il riciclaggio di denaro che, inoltre, è legata a filo doppio a un'altra lotta estremamente importante, ossia quella al terrorismo e alle soluzioni attraverso cui tale fenoneno trova modo di finanziarsi. Per condurre però in maniera efficace tali battaglie non è sufficiente spostare nuovamente l'attenzione in direzione del problema: occorre infatti adottare soluzioni più idonee e dotarsi di strumenti più funzionali. E sarà necessario intensificare il livello di cooperazione fra i singoli Stati, provvedendo inoltre a portare su un altro livello il coordinamento da parte dell'Unione Europea. Ad oggi infatti Bruxelles continua a mantenere un tipo di approccio troppo frammentario per poter sperare che sia efficace nel prevenire e combattere un fenomeno tanto articolato e complesso come il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo; inoltre permangono differenze sostanziali, sia a livello operativo che di quadro normativo, fra i diversi Paesi, cosa che rende l'azione della UE debole, lacunosa e farraginosa. Sarà dunque indispensabile cambiare registro in merito a un argomento di così vasta e profonda portata, spronando gli Stati membri a una maggiore collaborazione, anche attraverso una più stretta condivisione di dati, progetti, informazioni e idee, obbligando altresì i medesimi Stati a seguire una linea programmatica e operativa il più possibile condivisa.