05/07/2021 - IL PERCORSO VERSO L'ALIQUOTA MINIMA GLOBALE CONTINUA
Quella che per anni è stata una lotta titanica combattuta con armi troppo impari per poter dare risultati apprezzabili si è tramutata poco a poco, con costanza e perseveranza, in un corpo a corpo duro ma in grado di portare al raggiungimento di obiettivi considerati tanto importanti quanto difficili; e adesso, finalmente, si raccolgono i frutti di tanti sacrifici. Così può essere sintetizzato, in maniera ovviamente superficiale, il braccio di ferro intrapreso dai vari Governi con i giganti del web sul delicatissimo tema della tassazione da applicare ai profitti, davvero enormi, generati per l'appunto dalle grandi multinazionali operanti in rete. Infatti, dopo trattative più o meno aspre, confronti, discussioni e proposte di vario genere, finalmente si è giunti a un accordo che ha accomunato ben 130 Paesi su un totale di 139 coinvolti nell'Inclusive Framework a targa OCSE, per quel che concerne la strada da seguire nel futuro per l'applicazione del Fisco internazionale delle società: la prima informazione degna di nota è il fatto che si sia finalmente stabilita un'aliquota minima pari al 15%, per la grandi aziende operanti su Internet. Inoltre, viene introdotto un mini-prelievo nei confronti di tali multinazionali che dominano il mercato in rete. Come anticipato, si tratta di novità di grande rilevanza nel sistema economico dei vari Paesi e nel rapporto fra questi e aziende dai ricavi immensi ma mai realmente "importanti" nel sistema fiscale degli stessi Paesi, poichè la tassazione a cui erano sottoposti è sempre stata inadeguata. La dichiarazione che sancisce l'accordo fra i Governi in merito a questo argomento è dunque il documento destinato a fornire le linee guida per la riforma del Fisco Internazionale e ha come base due pilastri fondamentali: il primo prevede che le grandi imprese multinazionali saranno tassate dove operano e guadagnano; il secondo provvede invece a introdurre per l'appunto un'aliquota minima globale. Il raggiungimento di questi obiettivi, oltre che di grandissimo valore dal punto di vista etico e normativo, consentirà di riassegnare ogni anno circa 100 miliardi di dollari di profitti verso i Paesi-mercato grazie al contenuto del primo pilastro, mentre col secondo pilastro si stima che potrebbero rientrare circa 150 miliardi di dollari all'anno.