30/07/2021 - RIFORMA: QUALI PRIORITÀ?
"Il tema del reperimento delle risorse - sono le parole dell'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - è chiaramente di grandissima importanza nell'ambito della realizzazione del progetto di riforma fiscale e della strategia migliore per metterlo in pratica. Detto ciò crediamo sia strano che tale premessa, da considerarsi scontata, venga descritta da più parti quasi come una sorpresa, un ostacolo inaspettato nel poter finalmente dare il via a un processo di profondo cambiamento del nostro sistema fiscale, misura che va considerata come una priorità assoluta per il nostro Paese, specialmente in questa delicatissima fase storica. Siamo sicuri che determinate valutazioni relative ai fondi necessari per la riforma fiscale siano state già fatte e che vengano continuamente vagliate - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - e che in tempi brevi si provvederà a stringere il cerchio attorno alle varie proposte per iniziare davvero in concreto una nuova fase per il nostro Erario e, di conseguenza, per il sistema economico e produttivo".
Immaginare di mettere in piedi una riforma del Fisco di carattere epocale avendo completamente campo libero circa i tempi e le modalità d'azione rimane un progetto decisamente utopistico. Anche nel momento in cui (che non appare comunque proprio vicino) le trattative politiche e le proposte approdassero a un quadro generale sufficientemente condiviso, infatti, permane lo scoglio della sostenibilità dei diversi interventi; tale scoglio sembra aver assunto una dimensione insormontabile ma ovviamente c'è tempo e modo per risolvere i numerosi problemi che si stagliano fra la necessità di realizzare una riforma indispensabile e la possibilità di renderla concreta senza renderla inefficace. Rispetto al passato si ha la sensazione che stavolta la necessità di mettere mano al nostro sistema tributario sia davvero ineludibile, per cui si dovrà procedere in tempi anche relativamente brevi: chiaramente la prima soluzione da adottare sarà quella di individuare alcuni obiettivi prioritari, accantonando temporaneamente ma non abbandonando gli altri. E fra i più importanti e i più urgenti obiettivi per il nostro Paese c'è senza dubbio quello di fornire uno stimolo alla crescita del lavoro, facilitando quindi l'aumento del tasso di occupazione attraverso una politica fiscale che sia meno soffocante per le aziende e i privati.
Il cuneo fiscale rappresenta a oggi uno dei fattori che incidono maggiormente sulle difficoltà del mondo del lavoro in Italia, poiché il prelievo sul lavoro dipendente è decisamente troppo alto per non influire sul tasso di occupazione: e la realtà dei fatti dice che tale indicatore è pari al 76% in Germania, al 75% in Gran Bretagna e da noi si assesta invece al 59%. Ma oltre alla necessità di ridurre la pressione fiscale sul lavoro, e in generale di mettere mano al sistema tributario al fine di favorire investimenti e consumi attraverso una riforma strutturale che coinvolga l'intero sistema di tassazione e non una tassa per volta, è assolutamente necessario intervenire anche per migliorare l'aspetto della semplificazione. Un sistema accessibile, trasparente e semplificato, infatti, è alla base della maggiore efficienza che si intende dare al Fisco, anche per avere strumenti più adeguati per continuare e intensificare la battaglia contro elusione ed evasione fiscale. E, in una sorta di circolo virtuoso auspicabile e comunque realizzabile, proprio dal coraggio nella lotta all'evasione e all'elusione fiscale e grazie ai successi in questo ambito, potrebbero arrivare le risorse necessarie per portare a compimento la riforma fiscale.
"Una progettazione accurata e meticolosa può consentire di iniziare un cammino necessario e atteso da anni - è il pensiero della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e come accade per altre innumerevoli situazioni bloccate da tempo, spesso è di fondamentale importanza avere il coraggio di fare il primo passo. Siamo certi che gli intoppi che si incontreranno lungo il cammino, seppur importanti e reali, saranno affrontati e risolti. La posta in palio è davvero troppo importante perché il processo di riforma del Fisco, come del resto le riforme in agenda relative ad altri settori cruciali, possa arrestarsi ed essere rinviato a data da destinarsi. Di conseguenza - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - siamo sicuri che le risorse necessarie verranno individuate e accuratamente impiegate per portare a termine una riforma attesa per troppo tempo e che questa operazione segnerà un momento importante per la crescita e la ripresa del nostro Paese".