31/08/2021 - SANZIONI IVA, PROPORZIONALITÀ È D'OBBLIGO
Il pagamento corretto e nel pieno rispetto delle regole dell'imposta sul Valore Aggiunto è un elemento importante per la salute delle casse pubbliche e per il funzionamento del nostro sistema fiscale: tuttavia non sono rari i casi in cui tale obbligo viene eluso dai contribuenti e si arriva all'applicazione di determinate sanzioni. Ed è proprio in merito a tale argomento, con specifico riferimento alla proporzionalità delle sanzioni applicate, che arrivano chiarimenti di grande importanza. Innanzitutto va ricordato come il principio di proporzionalità è sotteso all'articolo 273 della Direttiva Iva: tale principio viene tuttavia disatteso con la legge nazionale che provvede a punire la dichiarazione IVA irregolare attraverso l'applicazione della sanzione del 20%, senza tener conto della gravità della violazione, oltre che della natura della stessa, ignorando al contempo l'assenza di rischi di frode oppure di perdita di gettito per il sistema fiscale. A porre in evidenza la questione è la sentenza C/935-19 della Corte di Giustizia Europea, datata 15 aprile 2021. Pur sottolineando come gli Stati membri dell'Unione Europea possano ricorrere alle misure ritenute più idonee ed efficaci per combattere l'evasione fiscale e garantirsi la riscossione esatta delle imposte, con la possibilità di applicare le sanzioni ritenute più appropriate in mancanza di disposizioni del diritto dell'Unione Europea stessa in materia, non devono però mai andare contro principi e diritto dell'UE e quindi sono tenuti a rispettare anche il principio di proporzionalità.