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10/09/2021 - PIL ITALIANO E CRESCITA, STIME OCSE IN RIALZO

"Il ritorno graduale alla normalità è contraddistinto dalla ripresa delle attività produttive e dalla ripartenza del sistema economico in generale - sono le parole della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - ed è di fondamentale importanza saper accompagnare tale processo con adeguate misure politiche ed economiche di sostegno a beneficio di imprese e lavoratori. Allo stesso modo, aiutare consumatori e famiglie alle prese con le naturali difficoltà di un periodo mai vissuto prima è una priorità assoluta per i Governi dei diversi Paesi; tuttavia occorre misurare nel tempo l'efficacia delle soluzioni adottate - continua l'Amministratore Unico del Caf Italia - per capire se si è sulla strada giusta o se serve apportare correzioni in corsa o se si rende necessario un cambio radicale di strategia. Per questo adesso va prestata grande attenzione ai dati e alle informazioni in genere che arrivano da studi, sondaggi e rilevamenti operati dai professionisti".

I dati che arrivano da un ente autorevolissimo come L'OCSE sono molto incoraggianti per quel che riguarda un aspetto in particolare del nostro Paese: secondo l' Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, infatti, le stime di crescita del nostro Prodotto Inteno Lordo per il 2021 vanno riviste al rialzo. A fine maggio, infatti, si prospettava un 2021 con una crescita del 4,5%, già di per sé positiva: secondo l'ultimo studio economico condotto relativo all'Italia, la percentuale di crescita per l'anno in corso è stimata a un livello ben più alto, ossia il 5,6%. Ma c'è di più: sempre secondo l'ente con sede a Parigi i livelli di crescita del 2019, ossia di prima della pandemia, verranno raggiunti già nella prima metà del prossimo anno. Il 2022, quindi, potrebbe essere l'anno in cui gli sforzi compiuti arriveranno a risultati concreti e attesi da tempo.

Affinché però si possa rendere concreta la previsione descritta è necessario che si continui ad agire così come si sta facendo, ossia senza ridurre eccessivamente o peggio ancora eliminare le misure di sostegno adottate, le agevolazioni e tutto ciò che sta aiutando la popolazione, poco a poco, a ripartire. Sempre l'OCSE si premura di mettere in guardia il nostro Paese in merito alle misure da adottare, sottolineando come un prematuro stop alle iniziative di sostegno per famiglie, individui e aziende potrebbe avere conseguenze molto penalizzanti per qualsiasi tentativo di ripresa, danneggiando anche i livelli di occupazione e favorendo povertà e fallimenti. In altri termini, sarebbe alquanto avventato far venir meno in questa fase i sostegni messo in atto, magari nella convinzione che ormai il periodo difficile sia stato superato definitivamente.

"Pensare che tutto sia tornato alla normalità e che la crescita sia un fenomeno inevitabile sarebbe un errore molto grave - è quanto dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e che rischierebbe di compromettere i risultati positivi ottenuti negli ultimi mesi grazie anche alle soluzioni messe in atto e che si sono rivelate fortunatamente efficaci. Il monito che arriva da un soggetto autorevole come l'OCSE indica chiaramente come non bisogna allentare la guardia e come anzi, al contrario, serva adesso grande lucidità nel gestire una fase di passaggio molto delicata. Le scelte prese in questo momento così importante, le misure adottate e le iniziative promosse - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - avranno un peso molto grande per il futuro immediato del Paese".