Una delle principali riforme su cui si sta lavorando in Italia è quella relativa al sistema fiscale: in cantiere c'è una vera e propria ristrutturazione che, almeno nei progetti, dovrà essere talmente profonda ed estesa da rappresentare una piccola rivoluzione rispetto all'impianto attuale del nostro Fisco, considerato ormai obsoleto e lontano dalla realtà sociale ed economica odierna. Uno dei principali appunti fatti al nostro sistema è quello di essere troppo complicato, tanto che concetti come "trasparenza" e "semplicità", unitamente ad altri come "equità", "sostenibilità" ed "efficienza", sintetizzano i traguardi da raggiungere completando una riforma attesa da tantissimi anni e che mai come adesso sembra davvero realizzabile concretamente in tempi ragionevoli; non che non manchino le difficoltà, ovviamente, ma anche se ripida e scoscesa, perlomeno adesso si vede una possibile strada da percorrere. Proprio in merito alla semplificazione del sistema fiscale, che dovrà quindi essere snellito per consentire anche una maggiore facilità nell'accesso da parte dei contribuenti, merita di essere messa in evidenza la notizia che è pressoché certa l'eliminazione di determinate micro-tasse attraverso la realizzazione della riforma che sta pian piano iniziando a delinearsi, perlomeno su una serie di temi. L'argomento in questione rappresenta una delle certezze (non molte a dire il vero) della fase di scrittura della legge delega fiscale: si tratta di un intervento minore rispetto ad altri decisamente di più vasta portata, ma comunque non di poco conto, visto che si stima che tale taglio andrà ad alleggerire la spesa dei contribuenti di almeno 500 milioni di euro (alleggerimento che potrebbe arrivare, in determinate condizioni, anche fino a 800 milioni di euro). Per tutte le altre numerose novità o tempi sembrano decisamente lunghi, poiché sarà necessario un confronto politico intenso.