24/09/2021 - ITALIA, FIDUCIA NELLA CRESCITA
"Per tanto tempo, ossia praticamente dalla grande recessione economica che ha caratterizzato gli ultimi tre lustri - sono le parole della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - ci siamo quasi assuefatti all'idea che parlare di crescita economica fosse una specie di utopia. Una vera, poderosa ripresa è diventata via via sempre più lontana mentre all'orizzonte si profilava sempre qualcosa di molto più modesto, come se fosse impossibile immaginare di trovare soluzioni adeguate. L'acuirsi delle difficoltà a seguito della terribile pandemia che ha sconvolto il mondo intero ha costretto tutti i governi a guardare da una prospettiva differente la situazione, tanto da spingere verso l'utilizzo di risorse che dovranno adesso, per forza di cose, portare dei risultati. E al momento - continua la Dottoressa Maria Emilda Sergio - le prospettive di crescita sembrano, a detta degli esperti, molto realistiche".
I dati trasmessi e rivisitati anche con una certa frequenza continuano a raccontare di una crescita economica che supera anche le previsioni più ottimistiche formulate solo pochi mesi fa, anche in riferimento al breve periodo: un già ragguardevole +4,5% relativo all'anno in corso e comunicato in primavera sembra ora destinato a crescere ulteriormente, fino a spingersi al 6%. Si tratta di dati preziosi che sono senza ombra di dubbio molto incoraggianti e che devono rappresentare un punto di partenza importante per credere con fiducia in un periodo positivo; tuttavia, anche queste percentuali vanno lette alla luce del contesto di riferimento, poiché la grande crescita prospettata deve innanzitutto essere poi concretamente verificata e, anche in tal caso, andrà analizzata con grande lucidità e senza mai perdere di vista un giudizio realistico e oggettivo. Andando più nel dettaglio, non bisogna trascurare il fatto che la crescita attuale è sempre da considerare in rapporto alla contrazione straordinaria del 2020 legata alla pandemia e alle relative misure straordinarie di contenimento.
Il periodo da incubo vissuto dall'economia del nostro Paese trova infatti un riscontro di una certa rilevanza nei dati che raccontano di una contrazione da record, pari all'8,9%. Al cospetto di una situazione drammatica di questo genere è abbastanza naturale aspettarsi un risultato in forte controtendenza una volta ripristinata una sorta di normalità della vita di tutti i giorni che, inevitabilmente, si traduce in una spinta molto forte nel senso della crescita. Ovviamente la cosa importante è far sì che tale crescita, unitamente alla fiducia nei confronti del momento positivo del Paese, alla ripresa dei consumi, all'aumento dell'occupazione e a tutti i fenomeni positivi del periodo post - pandemia, abbia una certa continuità e prosegua pure in condizioni di normalità. Non sarà per nulla facile e occorrerà utilizzare al meglio tutte le risorse impiegate, così come bisognerà avere il coraggio di attuare le riforme necessarie attese da molto tempo, ma non è un lavoro impossibile.
"Lucidità, coraggio, oculatezza saranno fattori davvero fondamentali in questa fase e nei mesi a venire - è quanto afferma l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - per costruire le fondamenta su cui edificare la struttura del Paese da qui ai prossimi anni. Ma tutto ciò, così come gli sforzi profusi, le iniziative intraprese, le risorse impiegate e gli interventi mirati rischiano di essere vani se non si metterà al centro di ogni progetto il bene comune, l'interesse collettivo. Il momento che stiamo vivendo è la premessa indispensabile per fare in modo che i prossimi anni prendano davvero la direzione della crescita economica - conclude l'Amministratore Unico del Caf Italia - per cui occorre lavorare sodo e senza mai perdere di vista l'obiettivo comune, ossia il bene del Paese".