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30/09/2021 - RIPRESA, OCCORRE TRASFORMARE I SEGNALI POSITIVI IN RISULTATI

"La fase di ripresa del Paese, così come accade praticamente in tutto il mondo, è agli inizi e in questo momento - afferma l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - convivono da una parte una grande speranza unIta all'entusiasmo di poter finalmente riprendere le attività di sempre, e dall'altro le forti preoccupazioni legate a una situazione oggettivamente molto complessa che si è protratta per molto tempo e che non può dirsi ancora definitivamente messa alle spalle. È indubbiamente un momento estremamente delicato e di fondamentale importanza, poiché occorre avere grande lucidità nelle scelte da compiere, nelle politiche da attuare e nelle misure da proporre, oltre che, in genere, nelle strategie da scegliere per sostenere la ripresa economica e tutelare la salute di tutti. Riuscire a raggiungere tali importantissimi obiettivi non è una cosa semplice - continua l'Amministratore Unico del Caf Italia - e per farlo servirà grande impegno da parte di tutti".

La ripresa del Paese e dell'intero sistema economico continua a mostrare segnali incoraggianti e costanti, tanto da far ben sperare, tanto più che anche le stime di crescita per il 2021 sono state riviste al rialzo. Da più parti si evidenzia come il quadro economico generale sia decisamente migliore di quanto pronosticato solo pochi mesi fa e questa constatazione fa sì che si possa guardare con fiducia anche al contesto occupazionale italiano, già in grande difficoltà da diversi anni e comunque da molto prima che il Coronavirus irrompesse nel mondo. Il clima di ottimismo e di fiducia potrebbe però trasformarsi In una sorta di boomerang nel caso in cui ci si adagiasse e si pensasse che ormai la ripresa sia pienamente avviata o, peggio ancora, ormai inarrestabile: sebbene i segnali positivi siano indiscutibili, siamo ancora molto lontani dal poter affermare che la strada sia ormai in discesa. A sottolineare tutto questo è la voce autorevolissima del Capo dello Stato che, nei suoi interventi degli ultimi giorni, non ha mai mancato di ribadire che la situazione attuale lascia presagire il raggiungimento di ottimi risultati già in tempi brevi, ma a patto che l'impegno da parte di tutti sia completo sin da subito.

L'appello del Presidente della Repubblica è rivolto a tutte le forze in campo, a partire dalla Politica e dalle Istituzioni, passando per aziende, lavoratori e per ogni singlo cittadino. Le parole d'ordine più volte messe in risalto sono dunque determinazione, coesione, impegno: solo attraverso una grande forza di volontà il più possibile diffusa ed estesa sarà infatti possibile consentire al Paese di riemergere con slancio e forza; ma per fare cioè è assolutamente indispensabile mettere insieme risorse ed energie per andare tutti nella stessa direzione, quella della crescita; e solo dando il massimo, impegnandosi tutti senza riserve, i risultati prefissati saranno davvero raggiungibili. D'altra parte è possibile contare su risorse molto consistenti arrivate dall'Europa, sul programma di riforme davvero ambizioso e di vasta portata, oltre che sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza chiamato a tramutare i contributi europei in programmi concreti e misure pratiche. Insomma, esistono premesse di grande valore per far sì che i segnali, seppur incoraggianti, di ripresa diventino presto risultati importanti e solidi, vere e proprie fondamenta su cui edificare una crescita economica di cui il Paese ha assoluto bisogno.

"Le prossime settimane rappresenteranno con ogni probabilità uno spartiacque decisivo tra il momento dei buoni propositi e quello della verifica dei risultati raggiunti - è quanto afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - per cui è assolutamente fondamentale mettere in piedi e perseguire con determinazione, volontà e lucidità una programmazione accurata e che metta davati a ogni cosa l'interesse collettivo, senza concessioni di sorta a particolarismi ed egoismi di alcune genere. L'avvio della stagione delle Riforme, ad esempio, è uno degli snodi principali attraverso cui passa la necessità di ripresa del Paese, che deve assolutamente svecchiare modelli e dinamiche ormai inadeguati per avere il coraggio di scegliere la strada di un futuro che non può più attendere. Allo stesso modo le Istituzioni e la politica, così come le imprese, da quelle di medie e piccole dimensioni ai grandi colossi del mercato, devono assumersi la responsabilità delle proprie azioni e fare la propria parte in un processo tanto complicato quanto affascinante e indispensabile. La crescita del Paese e la ripresa a ogni livello passano inevitabilmente da quanto il sistema Paese nella sua interezza saprà mostrarsi coeso, determinato e volenteroso - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - in questo periodo di passaggio che può davvero lasciare una traccia indelebile per gli anni a venire".