08/10/2021 - ISTRUZIONE, RICERCA E FORMAZIONE: 17 MILIARDI IN DOTE
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è indubbiamente uno degli strumenti su cui sono poste le maggiori attenzioni da molti anni a questa parte; autentico volano di speranza in tema di crescita a 360 gradi, rappresenta un programma tanto ambizioso quanto articolato ed è la base su cui si poggia la strategia di ripresa economica di largo respiro del Paese. È in definitiva il fulcro di quello che si spera possa essere il nuovo corso imboccato dall'Italia, fatto di riforme in diversi settori cruciali, dalla Giustizia al Fisco fino alla Pubblica Amministrazione, ma anche di nuove possibilità e di speranze in un futuro prossimo lontano dalla rassegnazione di una crescita reputato per troppo tempo alla stregua di qualcosa di impossibile. E proprio in un quadro di questo genere si inserisce perfettamente un messaggio che, oltre al valore intrinseco e pratico di grande rilevanza, ha una notevole valenza anche simbolica: Istruzione, Formazione e Ricerca sono le voci a cui vengono destinati infatti 17 miliardi di euro legati per l'appunto al PNRR sopra citato. Da una parte, quindi, un chiaro input ai giovani, una vera e propria iniezione di fiducia e coraggio con la quale si vuole affermare che va bene scegliere di fare esperienze di vita e di lavoro all'estero, ma che tornare deve essere sempre possibile senza essere limitante a livello professionale; e poi non va trascurato l'aspetto economico, poiché investire in maniera importante sulla ricerca, sulla formazione e sull'istruzione porta inevitabilmente prestigio, crescita e ricchezza. Riguardo alla somma in questione, ecco che i 17 miliardi di euro in oggetto saranno utilizzati per il necessario potenziamento delle infrastrutture, sia quelle fisiche che quelle digitali. Si tratta di una sfida di vitale importanza che si inserisce nel più vasto panorama della crescita che il Paese deve saper favorire, sostenere e mantenere.