12/10/2021 - L'INCERTEZZA RISCHIA DI FRENARE LA CRESCITA
È ormai fuor di dubbio che i netti miglioramenti relativi alla situazione sanitaria, con il graduale ritorno alla normalità e il venir meno delle severissime misure restrittive dei mesi scorsi (nonostante l'imposizione del Green Pass e tutti i problemi anche di ordine pubblico connessi) abbiano dato un impulso fondamentale al sistema economico generando una crescita notevole, anche più forte di quanto pronosticato e avvenuta in tempi decisamente più brevi. Si tratta di constatazioni di grande importanza ma che non devono far immaginare che tale crescita sia inarrestabile e, soprattutto, che non si debba continuare a stimolarla con misure e interventi ad hoc. Un elemento che farà la differenza in tal senso è la fiducia da parte di imprese e cittadini, fiducia che dovrà anch'essa essere alimentata costantemente se si vuole provare a intraprendere con successo una strada difficile e piena di insidie, oltre che per nulla scontata, come quella della crescita economica. Andando a misurare in un certo qual modo gli umori e le speranze di famiglie e aziende, viene fuori un quadro ben delineato rispetto al concetto di fiducia per il futuro: le imprese infatti mostrano di guardare al domani, anche nel breve termine, con maggiore ottimismo, tanto da non temere di affermare che si aspettano miglioramenti anche importanti riguardo la propria attività. A confermare con i fatti quanto dichiarato è il ricorso delle stesse imprese allo strumento degli investimenti, cartina tornasole per eccellenza della voglia di puntare sul proprio lavoro in un clima di fiducia. Discorso diverso per le famiglie: dopo una crescita abbastanza facile da preventivare nelle prime settimane di ritorno alla quotidianità, inizia a emergere un quadro di minore entusiasmo e di maggiore prudenza negli atteggiamenti dei privati cittadini: il timore di perdere la propria occupazione nella fase di assestamento post-pandemia e il terrore che il grande sforzo richiesto alle casse pubbliche possa generare un sostanzioso aumento delle tasse agisce come un freno importante, col risultato di penalizzare i consumi e le spese dedicate ad esempio al tempo libero, ai viaggi, agli spettacoli, ai concerti.